Un libro
che non può leggersi senza le sue illustrazioni. Perché
Pef, l'autore, ne fa continuo riferimento. Testi e immagini
in un inscindibile rapporto, che prescrive agli uni di non stare
senza le altre, reciprocamente a illuminarsi delle rispettive
virtù.
Questa è la storia degli "uomini rossi", confinati
in un paesaggio di neve, di gelo, nel bosco ogni giorno, intenti
a raccogliere legna. Di poche parole, carichi d'anni, gnomi,
nani, oppure frati (come mai se n' erano visti) incappucciati
di rosso, si riunivano di sera, in quel periodo dell'anno quando
le notti sono più lunghe. Un cruccio li assaliva, una
preoccupazione che alludeva alle intenzioni di un personaggio
non delineato, certo Natale Piccolo, al quale si pensava con
circospezione e affanno.
Caro Natale Piccolo...non portarmi un attacco cardiaco... non
farmi diventare cieco ... non vorrei proprio una brutta bronchite
... una gamba rotta ... Invocazioni, suppliche, inviate per
lettera.
Non si sa come facessero a capirlo, ma quando sopraggiungeva
una certa sera, gli uomini rossi avvertivano che Natale Piccolo
stava per arrivare. E c'era fermento, eccitazione.
Passata la notte, passati anche i guai. Nella luce del giorno
non si constatavano infarti, bronchiti, fratture ...
Finché un anno, nello stesso periodo di sempre, agli
uomini rossi capitò la ventura di incontrare il piccolo
babau, il loro spauracchio ...E allora...
Nell'interpretazione originale di Pef, la nascita di una leggenda.
Pef
Gli uomini rossi
Traduzione di Maria Vidale
Illustrazioni dell'autore colorate da Geneviève Ferrier
Einaudi Ragazzi 2002, p.64, Euro 13,00
(Lo Scaffale d'oro)
ISBN 8879264222
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