Hans Hagen
Il gatto e l’aquila

                                                                                                                  

    

Diventare ricco, fare curare mamma, sottrarre la sorellina all’angolo di quella strada dove č costretta a vendere panini, comprare un pullman nuovo per papā….Magari il santo Salazar lo fa davvero il suo miracolo. Bastano le preghiere giuste e soprattutto un po’ di soldi (forse un po’ di pių di un po’), fatti scivolare come offerta attraverso la grata che cinge la sua tomba. Cosė fantastica Farid, il ragazzino del racconto.

Ogni paese ha i santi che si merita e, in Pakistan, fra Dadu e Sehwan,  č venerato questo santo che ha fama di volare alto nel cielo come aquila, e chissā se vorrā fare la grazia alla mamma di Farid di tornare sana, agile, e svelta come un gatto.

Sul pullman scassatissimo di papā che porta uomini e animali, in affollamento e confusione di colori e clamori, al mercato di Sehwan, il bambino vende i suoi biglietti. E vede saettare il gatto nero a terra, e sfrecciare l’aquila nel cielo. Che il santo abbia fatto il suo miracolo, prendendo le preghiere sue e di mamma cosė alla lettera?

Poetico componimento che risolve all’interno della propria forma, secca, annotativa, propria del taccuino di viaggio da cui č originata (per confidenza finale dell’autore), la sostanza del suo lieto indagare nell’anima di un’infanzia ancora intatta, in bilico fra realtā e fantasia. 

Hans Hagen
Il gatto e l’aquila
illustrazioni di Philip Hopman
traduzione di Laura Pignatti
AER, 2002, p.64, Euro 10,00

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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