Paola
Zannoner
La rubamamma
...Tutta colpa di
quella rubamamma.
Che ha le minigonne, i tacchi alti, il
rossetto e il nero agli occhi.
Che fa la strega con la mamma, che gliela porta via.
Al ristorante, al cinema, in giro per
negozi le ha ben viste lei a far le sceme,
sua mamma e la rubamamma, l’unica volta che l’hanno ammessa
di malavoglia
nel loro giro...
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La mamma è
mia, mia, mia…
L’esclusività
del possesso, la convinzione che lei, la mamma, viva in funzione
della sua piccina, che a malapena sia tollerata una condivisione
di attenzione e di affetti con papà, sono incrollabili certezze
che albergano nell’animo dei bambini. Espresse qui, in questo
racconto, in modo del tutto persuasivo sul piano psicologico; in
modo del tutto speciale sul piano narrativo.
Dal basso in
alto, da dove si guarda il mondo incomprensibile dei grandi, con
minacce incombenti sul proprio godimento sempre un po’ in
agguato, protesta la bambina. Succede tutte le volte che arriva
“la rubamamma”. Perché è il momento del tradimento, del
voltafaccia, della metamorfosi.
La mamma con la
“rubamamma”, non è più sua mamma, diventa un’altra. E
con l’amica, scherza, ride, confabula, e lei, la bambina, sta
lì in disparte, fuori da quel cerchio che la esclude.
Tutta colpa di
quella rubamamma. Che ha le minigonne, i tacchi alti, il
rossetto e il nero agli occhi. Che fa la strega con la mamma,
che gliela porta via. Al ristorante, al cinema, in giro per
negozi le ha ben viste lei a far le sceme, sua mamma e la
rubamamma, l’unica volta che l’hanno ammessa di malavoglia
nel loro giro.
Con garbo del
tutto inconsueto, con la capacità di ritornare al posto dei
bambini, di guardare il mondo con i loro occhi, di sentire
sentendo forte con il loro cuore, Paola Zannoner ci riserva
questa chicca.
Identificata
con il personaggio della sua bambina, al quale presta voce
riproducendo il tono e gli accenti
dell’infanzia, l'autrice gioca di ruolo e di
rimandi. E con sorridente ironia, non evita un tiro mancino
alla mamma e concede un risarcimento di pena alla figlia.
Infatti, per
volontà sua, per volontà dell’autrice che sul racconto
governa e comanda, la rubamamma diventa un giorno una
rubabambina. Una bella nemesi! Una sottile rivincita!
Paola Zannoner
La rubamamma
Mondadori (I
Sassolini), 2002, p.48, € 3,40
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