racconti e romanzi
                                                                                                                                                         
Mara Cerri
Via Curiel 8








"Sarebbe stato diverso se ci fossimo incontrati da piccoli?"
Affonda nelle paure dell'infanzia il malamore della giovinezza?
Quale margine d'ambiguità cova nel pensiero
silenzioso che vaga per le stanze e i sottoscala del passato
in cerca di parole assenti?
Possono sostituirle, le belle immagini struggenti proiettate
in queste pagine magnifiche?


 
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"Sarebbe stato diverso se ci fossimo incontrati da piccoli?". Affonda nelle paure dell'infanzia il malamore della giovinezza? Quale margine d'ambiguità cova nel pensiero silenzioso che vaga per le stanze e i sottoscala del passato in cerca di parole assenti? Possono sostituirle, le belle immagini struggenti proiettate in queste pagine magnifiche?

Lui, Dario, esce di casa. Eccolo, valigie alla mano, un piccolo sguardo all'indietro. Se ne va.
Lei, Emma, di spalle, invece entra.
Ma dove?
Voltiamo pagina.
Di scena teatrale, disposta in modo sapiente, la stanza di quand'eri bambina. Guardala. Ti devi riabituare. Dal  fondale della tappezzeria (che copre, nasconde) emergono il tetro comò, il virginale candore della camicia da notte appoggiata alla sedia, il letto a una piazza. Non manca la bambola. Seduta sul letto, ravvicinata da un primo piano, tu mediti.
Noi ti seguiamo, cercando di indovinare che cerchi.
Ti sposti, apri ancora una porta. E' la casa delle bambole che si spalanca. E ingrandisce. Il tuo punto di vista la fa la stanza del tuo passato. Uguale a quella in cui sei appena entrata. Tu guardi da una prospettiva diversa. E sei lì, dentro, come nello specchio di allora.
Ma non basta. Non hai trovato. E allora laceri la tappezzeria. E sussulti. Te lo si legge in faccia (alterata e bellissima) lo spavento che provi. Ma non ti fermi. Vai oltre. "Entri" nel muro. In un certo senso lo abbatti.
Se fosse stato là...
E il bianco e nero di un desiderio, di un sogno, i ricami di una diversa tappezzeria, raccontano come sarebbe stato se Emma e Dario si fossero incontrati da piccoli.
Forse non ci sarebbero state stanze angosciose e neri sottoscala, perché "avremmo potuto immaginare l'uno l'esistenza dell'altra".
E' nel buio del sottoscala evocato che s'apre la partita di Dario, simmetrica a quella di Emma appena descritta.
Foschi i ricordi, fosche le immagini, prima che s'intraveda il chiarore di un'uscita.
La storia si chiude così come s'era aperta. "Dario è in cima alle scale. Emma lo guarda dalla porta di casa - 'Entra, raccontami dove hai passato l'inverno." 

Un racconto di immagini, guidate nello svolgimento da scarne annotazioni scritte.
Da interpretare.
Una crisi di parole che chiede il soccorso delle immagini; una crisi d'amore che non trova più parole.
Una pausa per sé. Un ricorso al passato.
Un ritorno? Una riconciliazione?

Mara Cerri, Via Curiel 8, orecchio acerbo, 2009, p.64, € 19,50


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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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