racconti e romanzi
 
                                                                                                                                  

I. Hatkoff, C. Hatkoff, P. Kahumbu

Tre quintali d'affetto
La vera storia di un'incredibile amicizia







All’indomani dello tsunami, che era arrivato
sulle sponde del Kenia, gli abitanti del luogo,
con molta fatica, trassero in salvo un riottosissimo
cucciolo d’ippopotamo.
Unico superstite del suo branco, orfano e solo,
Owen (questo il suo nome) aveva già patito le furie
della natura.
   
                                                                                              


Nel gennaio del 2005, una fotografia fece il giro del mondo. Mostrava un cucciolo d’ippopotamo sdraiato accanto a una tartaruga. Per quanto incredibile potesse sembrare, dei due si diceva che fossero amici.

Una bambina, suo padre, la direttrice della riserva che ora ospita tartaruga e ippopotamo e il fotografo che li ha immortalati in appassionanti ritratti sono gli artefici di questo libro, che ricostruisce una storia davvero straordinaria.

All’indomani dello tsunami, che era arrivato sulle sponde del Kenia, gli abitanti del luogo, con molta fatica, trassero in salvo un riottosissimo cucciolo d’ippopotamo. Unico superstite del suo branco, orfano e solo, Owen (questo il suo nome) aveva già patito le furie della natura. Con la sua famiglia era stato trascinato fino all’Oceano da una forte esondazione del fiume presso cui era nato.

Owen non facilitò i soccorsi. Al cucciolo, tutte le manovre messe in atto per la sua salvezza, dovevano sembrare solo raggiri per una cattura. Quando arrivò nella riserva, che era stata scelta come sua nuova dimora, preparata e allestita perché potesse trovare almeno una parvenza di casa, Owen, con tutti i suoi tre quintali di peso, si precipitò accanto a Mzee, che mostrò di non gradire quella invadenza. Mzee, una gigantesca testuggine Aldabra, aveva all’epoca 130 anni.

L’insofferenza di Mzee durò poco. Perché presto si vide come la tartaruga non fosse insensibile alle attenzioni dell’ippopotamo. Owen seguiva Mzee ma anche Mzee seguiva Owen. A nulla valevano gli sforzi del personale della riserva per fare mangiare Owen che si era indebolito, ma quando Mzee mangiava, Owen mangiava come Mzee. Mzee era dunque salutare per Owen.

A distanza di tempo, attraverso queste abitudini, il legame fra i due animali si è cementato: dove c’è Owen c’è Mzee e dove va Mzee va Owen.

Gli esperti si sono interrogati e ancora s’interrogano sullo stranissimo legame fra rettile e mammifero. Gli autori del libro inclinano a molte suggestioni che non si possono comprovare.
E il mistero resta.
Godiamolo così.

Ma cerchiamo anche significati da trasmettere ai bambini, come in fondo suggeriscono gli psicologi del Centro per gli Studi sull'Infanzia della New York University, che hanno messo a punto, per genitori e insegnanti, “una guida alla discussione per questo libro, dal titolo Sviluppare il senso del recupero”, che può essere scaricata gratuitamente dal sito www.scholastic.com/discussionguides.

Inoltre, in appendice del volume, approfittando della bella storia, la cura editoriale predispone un piccolo apparato “Per saperne di più”. Notizie di geografia dei luoghi della storia, schede sugli animali protagonisti, sullo tsunami, su Haller Park, la riserva in cui vivono Owen e Mzee.



Isabella Hatkoff, Craig Hatkoff, Paula Kahumbu, Tre quintali d'affetto, fotografie di Peter Greste, Mondadori, 2007, p.38, € 10,00

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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