racconti e romanzi
 
  
NicK Shadow  
    

I RACCONTI DI MEZZANOTTE

Chiudi la bocca

 




 

"...In lunghi anni di ricerche vi ho raccolto la più terrificante collezione di storie che sia stato dato all’uomo di conoscere..."...
"...ti geleranno il sangue nelle vene e ti faranno accapponare la pelle sulle tue giovani e friabili ossa...”
Firmato: Nick Shadow

 


Come? Nick Shadow? come il “diavolo” corruttore di The Rake’s Progress, il personaggio di  quella “carriera di un libertino”, consacrata alla musica colta del Novecento dalle note di Strawinskij e la fiaba di Auden? Se non è un caso di omonimia ed è la scelta di uno pseudonimo, è una scelta davvero azzeccata.

Sentite cosa dice di sé nel suo benvenuto al lettore per la raccolta de I racconti di mezzanotte, lui, l’autore (Nick Shadow, anche lui): “... In lunghi anni di ricerche vi ho raccolto la più terrificante collezione di storie che sia stato dato all’uomo di conoscere..."

Quattro, per ora, i tascabili, di buona grafica e accattivante disegno di copertina “che ti geleranno il sangue nelle vene e ti faranno accapponare la pelle sulle tue giovani e friabili ossa”: Sangue sulla sabbiaVoci dal nulla, Fine del gioco, Chiudi la bocca.

Ecco, Chiudi la bocca. In questo volume, ultimo uscito, tre racconti: il primo dei tre a intitolarlo, come succede negli altri che l’hanno preceduto.
Ad eccezione del primo (Chiudi la bocca), che ha in sé elementi che lo riconducono a denunce attuali (bullismo) e a una cert’aura da fiaba (la vendetta del debole vessato, che poi si rivela mago), gli altri due si configurano come veri e propri pezzi del terrore, congegnati con una certa abilità, discreta penetrazione psicologica, abile tecnica nel produrre la suspense. 

In Chiudi la bocca, il racconto parte con la rappresentazione di un gruppo di ragazze, strette da vincoli di sottomissione e omertà al capo (femmina come loro), pronte a saccheggiare la pasticceria raffinatissima di un vecchio signore. Il loro progetto è un' esplicita ricerca del piacere di accaparrarsi i dolci senza spesa alcuna, con “il valore aggiunto” del sadismo di soverchiare il debole, restandone impunite. Ma così non va. Ed è l’ingordigia che le perde. Ingordigia di dolci e ingordigia di potere. Il contrappasso? Proprio una bocca chiusa.

Fortuna e Sfortuna è condotto con particolare maestria. L’avvio è comune, il racconto che ci si aspetta per i ragazzi. Bisogna disfare la casa del nonno, la mamma promette una ricompensa al figlio e all’amico del figlio. Una casa antica riserva sempre delle sorprese. Ma questa volta davvero inquietanti. Nascosta in un armadio, una mappa; a ben vedere, la mappa della città in cui abitano i due ragazzi. Una mappa strana e antica che reca con sé anche un corredo. E’ un gioco da tavolo, con dadi e pedine, due pedine. Ed è un gioco che esige, con terrificanti passaggi, di essere giocato "fino alla fine". 

La macchina infernale riprende il motivo delle cose che vivono di vita propria, che pure muoveva le pedine, i dadi e la mappa nel racconto precedente.
Si cambia l’automobile di famiglia. Se ne acquista una nuova, davvero singolare, ricca di gadget elettronici. Con quella meraviglia, la famiglia pensa di cambiare vita. E la vita cambia. E’ l’inizializzazione del navigatore satellitare al computer a innescare i fulmini (autentici) che s’abbattono sulla casa e la famiglia. Tutti gli elettrodomestici, dal televisore all’asciugacapelli, dal forno a microonde alla lavatrice, asserviti all’uomo, si ribellano, diventano autonomi e vandali, trasformando in un incubo di terrori ed orrori una vita fino a quel momento tranquilla. Scappare di casa, con quella automobile nuova, sembra la scelta obbligata. Fino all’ “Ultima Fermata”.


Nick Shadow, Chiudi la bocca, Il Castoro, ("I Racconti di Mezzanotte"), 2007, p.172, € 9,00

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ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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