Neil
Gaiman
Il Cimitero senza
lapidi
e altre
storie nere
La misura del racconto è la misura giusta
per esaltare il genere, esercitarsi con lo stile,
sorprendere con il meccanismo.
L’universo “in breve” esige una creazione esatta, tesa, intensa,
concentrata, senza sbavature, che prenda saldamente e rilasci
all’improvviso.
Idee che vengono leggendo questi bellissimi racconti....
La misura del
racconto è la misura giusta per esaltare il genere, esercitarsi
con lo stile, sorprendere con il meccanismo. L’universo “in
breve” esige una creazione esatta, tesa, intensa, concentrata,
senza sbavature, che prenda saldamente e rilasci all’improvviso.
Idee che vengono leggendo i bellissimi racconti di Il
cimitero senza lapidi e altre storie nere, una raccolta
firmata da Neil Gaiman. Cultore appassionato di più di un
genere, Gaiman è il creatore di una celebre serie di fumetti (
“Sandman”), autore di splendidi romanzi e di racconti (Coraline,
American Gods, Stardust, I lupi nei muri...), che
trascinano il lettore sempre “altrove”, in dimensioni che
sconfinano, che oltrepassano la realtà senza abbandonarla,
creando suggestioni, incubi, deliri.
In questi racconti, che ribadiscono la medesima inclinazione,
s’insinua una nuova tendenza, che sembra spingere le storie
verso altri sbocchi, di parodia, di satira del genere. Un
esercizio di critica estraneo a precedenti letture.
Miti, leggende, culti esoterici, nella scia nera della presente
raccolta, ritrovano nuove stagioni: cimiteri in cui si allevano
i vivi, furibonde lotte col diavolo, surreali imbrogli,
improbabili ricerche del sacro Graal, “elevato” a soprammobile
di un caminetto domestico, troll incombenti in attesa di vite da
carpire, arabe fenici, divenute prelibatezze gastronomiche, che
seppur mangiate e digerite trovano il modo di risorgere sempre
dalle proprie ceneri, ragazzine dell’altro mondo, aliene, che
sorprendono più di un corteggiatore, “istruzioni” poetiche per
"passare di là", e l’azzardo si spinge fino ad arrivare a
lambire, con lo stesso spirito, le sponde tutte americane del
detective maledetto.
S’apre così, in questo modo, un capitolo di variazioni
stupefacenti che proclamano “l’indifferenza” della realtà. Un
mescolarsi della vita e della morte, l’avverarsi di incontri
impossibili, l’abbattersi di steccati invalicabili, per
permettere ai vivi e ai morti di ricongiungersi e ai personaggi
letterari di fare incursioni in contesti interdetti,
intrigandosi di vicende infrequentabili, per tempi e luoghi,
come logica e filologia suggeriscono.
Anche se, toccati questi tasti, ridonda pienamente il genere
(horror, grottesco, fantastico, fantascientifico) a rendere
plausibile la materia con disinvoltura, esonerandola dalle
pastoie della riprova dell’attendibilità ma sottoponendola a
quegli ambiti di critica accennati, in cui serpeggiano gusto
ironico e umore saturnino, che aggiungono altro appeal alla
lettura del racconto.
Questa la dominante strutturale ed estetica che apparenta i
racconti. Anche se ognuno di essi trova la sua ragione di
distinzione non unicamente nel soggetto trattato ma soprattutto
nell’originalità della trovata che lo istituisce e lo porta a
conclusione.
L'autore. Il talento e la versatilità di Neil Gaiman
(1960,
Portchester - Inghilterra)
sono tali che per raccontarli
sarebbe necessario un intero trattato. Ci limitiamo a citare il
suo esordio come giornalista, il suo primo libro sui Duran Duran,
la collaborazione con colleghi del vecchio continente, che
sfocia nella serie di culto a fumetti, Sandman, in terra
americana, presso l'editrice DC Comics, consacrando la sua fama.
E poi i romanzi (come Coraline e American Gods) e
gli splendidi racconti illustrati con David McKean (I lupi
nei muri, Il giorno che scambiai mio padre con due pesci
rossi, La comica tragedia o la tragica commedia di Mr
Punch, vera grafic novel, tutti pubblicati da Mondadori).
Per non parlare di sceneggiature, racconti radiofonici, cure di
volumi, interventi multimediali....
Neil Gaiman, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere,
traduzione di Giuseppe Iacobaci e Elena Molho, Mondadori (“I
Grandi”), 2007, p.224, € 15,00 |