racconti e romanzi 
 
Anthony Horowitz                   

Alex Rider
Stormbreaker
                                                         

                                                              

 

 

 

                                                   

                                                                        

                                                                         
                                                                     


“Cucciolo”, nome in codice della spia, la dice lunga sulle intenzioni dell’autore. Anthony Horowitz scrive strepitose storie per bambini che sono vere parodie dei generi letterari più popolari.
Esemplare calzante, nella versione di spy story, questo Alex Rider - Stormbreaker

Il romanzo, salito agli onori recentissimi della sala cinematografica, e pubblicato per questa occasione (settembre 2006) in una nuova edizione, aveva già avuto molti applausi dall’affezionato pubblico di ragazzini che segue la bella collana di libri “Junior Bestseller”, sempre di Mondadori.

Cucciolo di spia, emulo di James Bond (richiamato esplicitamente come paragone nel corso della storia), Alex Rider,  ha solo 14 anni quando è piegato dal destino a ricoprire un ruolo inimmaginabile. Scopre invece che il corso della sua vita fino a quel momento non è stato altro che una preparazione a quella investitura.
 
Lo zio tutore muore in un incidente d’auto - così gli dicono - ma agli occhi del ragazzino la causa non è convincente. Predisposto a sua insaputa da un intenso allenamento, Alex indaga, imbattendosi nel pericolo, nello scontro, nella fuga, nella salvezza per il rotto della cuffia. E’ il suo battesimo e la sua prova. Alex prende il posto dello zio. Fare la spia era il mestiere dello zio, attraverso un’organizzazione segreta al servizio di Sua Maestà Britannica, e fare la spia diventa il suo mestiere, in un passaggio del testimone.

Alex ha viaggiato, parla correntemente molte lingue, ha fatto scalate, immersioni subacquee, scii. Alex a suo modo è pronto. Anche se la sua formazione esige qualche ritocco. Che puntualmente gli viene impartito nella più tipica e spietata delle scuole che alleva e allena spie.

Nel teatro della sua missione (cosa si cela dietro la facciata della fabbrica di Stormbreaker, computer raffinatissimi destinati alla scuola da un benefattore sospetto) Alex s’imbatte nella schiera più classica di personaggi confezionata dal genere (paranoici con risentimenti sociali, spinti alla più spietata delle vendette, mostri di raffinata crudeltà, mercenari al soldo della morte), sguinzagliata al suo seguito con propositi non propriamente amichevoli, in un orizzonte che abbraccia ambienti e temi indelebilmente caratterizzati: labirinti sotterranei, laboratori in fervida attività, macchinari avveniristici, complotti e minacce batteriologiche.

Alex combatte per la sua salvezza e la salvezza della nazione da un flagello terribile, con l’aiuto delle sue improbabili qualità e con armi improbabili (giocattoli) in una intelligente caricatura delle smargiassate di genere.
E le azioni mirabolanti della sua avventura, anche quando s’avvicinano al modello adoperato nelle storie dei “grandi”,  hanno un che di deliziosamente infantile che s’arresta sulla soglia del supereroe, facendo intuire quanta parte abbia avuto il fumetto nel suggestionare il romanzo.

Anthony Horowitz, Alex Rider - Stormbreaker, traduzione di Angela Ragusa, Mondadori, 2006, p.154, € 15,00

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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