Candida la neve, candido lui, Camillo, con il suo orsetto
di pezza che assomiglia un po' a Snoopy.
Il bambino buffo, fantasioso e attonito, già protagonista
di altre avventure, scritte e disegnate con originale
convinzione da Ole Könnecke, s'affaccia alla pagina di questa
semplice bellissima storia trepidando per un pacchetto smarrito.
Ehilà!, voi della slitta, che solca l'azzurro grigio di un cielo
gonfio di bianche promesse che non permetteranno l'arrivo del
sole, ehilà! avete perso un bel pacco!
E lesto, Camillo approfitta del passaggio di un uccello gentile,
pilota del suo proprio aeroplano, per inseguire la slitta.
La slitta è veloce. Entra ed esce dalla pagina lasciando una
scia. Solo un barlume. Inafferrabile! (ma chi c'è a bordo?).
Nell'agitazione di intercettarla, Camillo precipita.
Volteggiando morbidamente assieme ai fiocchi di neve,
stringendosi al petto quel fatidico pacco, seguito dal suo
orsetto che sembra un po' Snoopy, Camillo fa la sua discesa.
Disperando di poter far sentire il suo grido (Ehi! voi della
slitta! - Ma chi è? o chi sono?), si mette in
cammino. Di corsa. Il pacco deve essere assolutamente
riconsegnato!
Si spalancano pagine bianche di neve. Un lungo cammino che isola
in piccoli flash la fatica del nostro -rappresentato in bianco e
nero, colorato di qualche raffinato ritocco (l'arancio della
tesa del cappello, il grigio della giacchetta, riquadrata dello
stesso arancione, come il fiocchetto del pacco, colori che si
perpetuano fino all'ultima pagina, creando uno stile).
Un vero viaggio. Con suggestive stazioni. Alcune delle quali,
con debiti verso il fumetto d'autore.
Il ristoro di una festa con abbondante buffet, foreste di alberi
fitti, nebbie gonfie di strani miraggi, notti che
accendono falci di luna e falò inquietanti e lontani.
Poi, all'improvviso, nel buio della notte e nel gelo
dell'inverno, una casa accogliente. Anche lì non si vede
nessuno. Nessuno? nessuno a guidare la slitta, nessuno ad
abitare la casa? Eppure dalla casa qualcuno è passato.
Cosa ci farebbe altrimenti quel manto rosso bordato di bianco,
appeso all'attaccapanni?
Una giocosa tenera burla. L'inseguimento del proprio regalo,
depositato lungo il cammino da chi di dovere, nelle tue proprie
mani!
Una gentile scommessa con i bambini, una piccola caccia al
tesoro (del tesoro già in tuo possesso), disseminata di indizi,
che ti fanno fare un giro più lungo, con la sorpresa di trovare
altri messaggi.
Nel libro e oltre il libro.
Ole Könnecke è nato nel 1961 a Göttingen e vive ad
Amburgo. Dopo la laurea in letteratura tedeesca scrive e disegna
per i bambini. E' stato candidato al Deutscher
Jugendliteraturpreis, il più prestigioso premio attribuito alla
letteratura per l'infanzia in Germania (2004) e ha vinto il
Premio Max-und-Moritz per il miglior fumetto(2002).
Di Ole Könnecke Beisler Editore ha già pubblicato
Camillo e le bambine (2005), Camillo e il turbante magico (2006)
e Camillo ha un segreto (2007).
Ole Könnecke, Camillo e il regalo di Natale, traduzione
di Chiara Belliti, Beisler Editore, 2008, p.44, € 12,50 |