“I
ritratti femminili di questo libro sono stati nutriti da una
rilettura della Bibbia e dalla lettura di due volumi di Louis
Ginzberg, Le leggende degli ebrei, pubblicati in Italia da Adelphi
nel 1995 e nel 1997. Ma quello che i personaggi pensano e, in
parecchi casi quello che sono, è puro frutto di immaginazione”.
(Beatrice Masini).
La spada e il cuore.
Da Lilith a Maria, “donne della Bibbia”.
Donne che parlano in prima persona, che si raccontano in prima
persona. Donne che vengono raccontate, che s’affidano, offrendo i
loro pensieri di paura, di rabbia, di amore.
Donne di forza e di orgoglio, di calcolata sottomissione. Donne di
ribellione.
Donne che pensano, che giudicano, che i figli se li fanno da sé,
opponendoli agli uomini.
Ogni donna ha il suo antagonista: l’uomo che le sta accanto e decide
di lei. Sia esso Adamo, Noè, re magnificente, pastore o guerriero,
ha sempre Dio con sé, dalla sua parte.
Dio parla con Adamo, non con Eva. E ogni Eva sa solo quello che le
dice Adamo. A meno che non dia retta all’ombra, all’altra, cogliendo
il frutto che la scioglierà dalla sudditanza.
Donne in fuga, in cammino. Nel sole accecante del deserto,
nell’ombra della tenda, nel segreto della notte. Donne operose anche
nell’ozio, sempre forzato, voluto dagli uomini, donne che
immaginano, organizzano, tramano.
Donne come donne. Unguenti, profumi, balsamici lavacri, a
restituirle ad altri, dopo la stanchezza e la fatica proprie.
Donne che ridono. Perché stanno coi bambini. Donne che vorrebbero
ridere stando con gli uomini. E invece devono ridere contro di loro.
Donne immaginate come tutte le donne. Incarnate nel personaggio, nel
ruolo, nel tempo. Donne di voce bambina, di crudele dispetto, vinte
ma indomite nel giudizio e nel cuore.
Donne antiche che s’affacciano alla contemporaneità ritrovandosi.
Donne che desiderano, seducono, ottengono, contro la guerra, ma
usando la guerra, per avere la pace e la libertà.
Un laicissimo canto. Nel monologo, nel dialogo, nel discorso
indiretto, c’è un modo di dire le cose che rivela le cose. Una
vicinanza speciale. Parole che arrivano da molto lontano,
conservando le loro inflessioni. Anche quando sono inventate.
Lilith, Eva (la prima Eva, ripudiata), Eva (la seconda Eva), Naama,
Sara, Rachele e Lia figlie di Labano, la bambina di Mosé , Dalila,
Debora, Rut, Ester, Micol, Mirta e Afra, la madre falsa e quella
vera, la Regina di Saba, Giuditta, la sposa del Cantico e Maria
ricevono ancora vita nelle tavole a colori di Octavia Monaco.
Figure ramate d’invenzione e di sbalzo, streghe e chimere eleganti,
preziosi collage impressionati da Klimt, maschere come simboli, pose
e languori orientali, seppure splendidi, mai uguaglieranno
l’immagine di copertina. Particolare dell’Annunciazione, Maria,
figura di donna raccolta in ampia voluta di magnifico crine,
compiuta in se stessa, bastante a se stessa.
La spada e il cuore - donne della Bibbia
di Beatrice Masini, finalista al Premio Elsa
Morante 2004, fa parte della bella collana Sirene di EL; in
essa, anche Signore e Signorine - corale greca,
sempre della stessa autrice.
Beatrice Masini, La spada e il cuore - donne della Bibbia,
illustrazioni di Octavia Monaco, EL (“Sirene”) 2003, p.128, € 12,00.
(da "libri in rassegna" di Rosella Picech, Sfoglialibro, Luglio
204)