Le
case degli animali di Marianne Dubuc, Orecchio acerbo 2015.
Una pagina
ricca di disegni dai molti particolari. Da scatenare una gara a chi
li individua per primo. La caccia si apre con la goccia di miele che
scivola silenziosa nel barattolo preparato ad accoglierla sulla
mensola sottostante, a portata di mano di orso goloso.
Lì, nella sua casa,
"il Signor Orso" s'intrattiene in piacevoli conversari (lo
supponiamo dall'atteggiamento amichevole) e in ghiotte sessioni di
zuppa, con un’ inedita Riccioli d'oro, in attesa di una lettera di
sua zia Paolina.
È il Topo postino,
messaggero di buone notizie, che busserà alla porta della sua casa,
come a quella di tutti gli altri animali sorpresi dal recapito di
una lettera, o di un pacco, nell'intimità di scene domestiche.
Seguendolo, avremo modo di ammirare, ad ogni girar di pagina,
l'ingegnosità di costruzione delle molte dimore di cui si compone
questo “paese degli animali”.
Sono vere case a
firma di un fantastico architetto, che non si scandalizza
della trasgressione del calcolo o dell'omissione del cemento armato,
e fa e disfa, fedele a un unico principio: far vivere in una casa a
misura di sé, e gradimento della vita, ogni animale.
Sistemate
sugli alberi, scavate nella terra, ricavate dal ghiaccio, costruite
più comunemente in piano, per singoli o intere famiglie,
le CASE
dei signori Coniglio (che pazienza con i numerosi cuccioli!),
del Signor Serpente (alla larga da quel tunnel che lo contiene a
malapena sconfinando a piè di pagina per molte pagine),
della Gazza ladra (persa nella contemplazione dello specchio che le
rimanda il luccichio dei suoi furti),
del Signor Scoiattolo (che con una comoda carrucola s'approvvigiona
di nocciole dall'albero che gli porge la sua chioma),
del Signor Drago (dio, quanto fumo sprigiona quel camino!),
della signora Talpa, che s'aggira cauta nel suo labirinto
sotterraneo, battuto in abilità di scavo solo dall’abitazione delle
vicine signore formiche,
dal signor Coccodrillo (che comodo lo scivolo che lo porta
direttamente dal bagno della casa al bagno nello stagno... ).
E non potete davvero immaginare come si conducono la piovra, il
lupo, il pinguino e la capretta e persino il signor Yeti, nelle
pagine d'arguzia, tenerezza e abilità tutta disegnata, sfogliate in
questo "trattato" di architettura davvero molto alternativo.
L’autrice. Marianne Dubuc
ha studiato graphic design all’università del Québec, a Montréal.
Ideare, progettare, costruire immagini, il suo mestiere;
l’attenzione agli altri animali, la sua passione, testimoniata del
resto da questo libro, Le case degli animali.
Molte le sue opere pubblicate. Fra le altre, annotiamo La mer
(Pastéque), Il mare in italiano per Officina Libraria, 2012:
è stato il suo primo libro come autrice sia dei testi sia delle
immagini; a quel libro è ancora legata in modo speciale.
Le lion et l’oiseau (Il leone e l’uccellino,
orecchio acerbo, 2014) mette bene in luce le sue caratteristiche:
poche parole, solo quelle necessarie, e disegni essenziali ma
fortemente espressivi, che si ritrovano anche in “Devant ma maison”
e “The carnival of the animals” (“Il carnevale degli animali, La
Margherita, 2011) che, con le loro quindici edizioni, hanno
consacrato il successo internazionale dell’autrice.
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Ottobre 2015)