Il leone e l’uccellino! di Marianne Dubuc
(Orecchio acerbo), in libreria. “Prendersi cura dell’altro senza
impedirgli di prendere il volo”.
Disegni color pastello, figure uscite da una poesia. Seguendo il
ritmo delle stagioni, nella natura e nei sentimenti di creature semplici e sincere, procede il racconto nel
bell’albo illustrato. Francescanamente.
Il leone è un contadino che attende al suo lavoro e al suo raccolto.
Eccolo. Una folta criniera, una tuta, gli arnesi dei campi.
Distese di cielo, alberi, terra arata di campagna aprono uno
scenario che improvvisamente s’incrina. Una creatura, piccola,
indifesa, è caduta.
Eccolo, l’uccellino.
Ripreso in primo piano, adagiato nella zampa
soccorrevole del leone. L’ala è spezzata, il leone la fascia. Lo
stormo riparte. L’uccellino rimane.
E’ così che comincia una vita a due. Fatta di poche parole a perorare
immagini felici.
Il leone è sollecito, accudente, come un buon papà
con la sua creatura, che sua non è.
Comincia a fare freddo: la criniera del leone è un luogo caldo.
Arriva la neve.
In casa è una meraviglia, il fuoco acceso, la buona colazione, il
riposino nella comoda pantofola del leone.
Fuori: “la neve è gelata ma tu sei proprio al calduccio” (sei tu
uccellino, vero, che sporgi dal berretto del leone?).
Non dà segni di gratitudine l’uccellino
Rimane la bestiolina ignara che gode, tutto si prende e nulla si
chiede.
I sentimenti, nascosti nelle pagine di neve, appartengono al leone.
E’ lui che è felice con il suo uccellino guarito, che ora vola
di nuovo. Ora
che è primavera e spunta il colore del croco dopo tante
pagine bianche. Ora che è primavera e lo stormo è tornato.
Non fa cerimonie l’uccellino, solo un cenno con il piccolo capo.
E segue lo stormo.
“Sì, lo so” dice il Leone. E sa cosa dice.
Ora,
Il posto a tavola è vuoto, così pure il berretto e la pantofola. Vuoto anche
il cuore. Il cuore del Leone che
ha detto sì.
Leggera, struggente, nelle immagini di meraviglia e nel
discorso essenziale, potrebbe essere parabola (quasi evangelica) che
allude a un ritorno.
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Giugno 2014)