SPECIALE_Bologna Children's Book Fair 2015_Linee editoriali'

LINEE EDITORIALI
Partendo da una recente inchiesta, considerazioni, recensioni, notizie, sui libri pubblicati dagli editori italiani.
 

Le linee editoriali. Si possono rintracciare fili conduttori nella produzione italiana di libri per bambini e ragazzi? Esistono linee, fisionomie, tratti  riconoscibili? O addirittura indizi ben evidenti che annunciano che i tempi, i modi, l’uso della lettura sono davvero cambiati?
Esaminando le anticipazioni di Bologna, e avendo ben presenti i lavori più recenti proposti nel settore, possiamo annotare alcune riflessioni.
Il libro alterna la sua più stretta connotazione legata alla tradizione della parola stampata su carta all' utilizzo di altri supporti, che spesso lo configurano come rampa di lancio per nuove avventure. Andare oltre l'ebook sembra quasi scontato. Leggere attraverso il libro, il film, la rappresentazione teatrale è già attuale (esempi sottomano: Trevor, Il ragazzo invisibile)
ma conosciamo anche la storia di Pry  "un libro da guardare un film da toccare", che adegua la storia narrata alla tecnologia dell'ipad.
Senza addentrarci nella considerazione di fenomeni che prefigurano scenari decisamente innovativi, scardinando ruoli, identità, funzioni dei soggetti interessati (autore, editore, lettore), nonché i metodi della produzione, possiamo però appuntarci alcune note, attenendoci all'attualità delle proposte della Fiera di quest'anno.
Prima di procedere a considerare, sotto il profilo qualitativo, alcuni campioni di genere presenti a Bologna, potrebbe essere interessante conoscere, per chi ci legge, il punto di vista di alcuni esponenti dell’editoria italiana a questo proposito .
Sulla rivista LiBeR -Gennaio-Marzo 2015, n.105, appena uscito-, compare un articolo intitolato “Il segreto del libro vincente”, corredato di informazioni su “i titoli di maggior successo, in casa e fuori”. E’ il risultato di una piccola inchiesta condotta intervistando i responsabili di alcuni gruppi editoriali. Potrebbe essere una buona introduzione al nostro discorso.

Sulla serie, sul romanzo, sull’illustrazione.

Sulla serie. La serie celebra il suo incontestabile primato non solo nella narrativa ma anche nell’albo illustrato e, come da tradizione, nel fumetto, anche fra i più piccoli.
In fondo i più piccoli si abituano fin da subito alla serie. Amano la rassicurazione che deriva dai volti noti, dai contesti conosciuti, dagli amici. Se s’affezionano, se la molla scatta (e molti s’adoperano perché scatti) è fatta.
“Voglio un libro come quello”, raccontava Denti, nel suo “i bambini leggono”. E “come quello” significa che dentro “quello” ci sia sempre lo stesso personaggio, con la sua corte di piccoli amici.
Crescono. Peppa Pig rimane il ricordo più bello, come l’orsacchiotto di un tempo.
Se sono maschi, ma sembra ormai senza distinzione di genere, anche le femmine, virano a cose più forti, che creino spaventi, con cui cimentarsi, da cui separarsi, superandoli.
Ecco allora i dinosauri, travestiti anche di interesse scientifico, ma soprattutto mostri, in tutti i formati: di carta a due dimensioni, di plastica a tre dimensioni, sui libri, l’ipad, da sconfiggere nei videogiochi, da travestircisi a carnevale (sempre con l’inconscio intento di esorcizzarli).
A onor del vero esiste una categoria di dinosauri davvero fuori dell’ordinario, amicissimi dei bambini, addirittura loro sostituti, nell’accollarsi quelle incombenze così antipatiche volute dagli adulti. A tavola, quando si va a nanna….
Alligna, nella serie, per diritto di lunga permanenza nell’immaginario condiviso di grandi e piccoli, e per amore sincero per quella lettura con figure, il fumetto. Genere che si è evoluto, e adesso che si chiama anche grafic novel suscita molti consensi di critica.
Sulla serie: BEAST QUEST, narrativa per bambini, COSA FANNO I DINOSAURI, l’albo illustrato, HILDA, il fumetto. (link) 

Sull’illustrazione. Non so se si possa parlare di “scuola italiana”, troppo generico, ma di “scuole” e “vivai” di talenti certamente si. Consolidati ed emergenti. Fama  per alcuni, affermazione di altri.
L’illustrazione diventa determinante nei libri per bambini e ragazzi. Lo è nell’albo illustrato, lo diventa nella narrativa. La grafic novel, racconto, romanzo di parole e immagini, si fa largo e s’impone con esemplari notevoli, graditi trasversalmente, a ogni età.
Alla “Mostra degli illustratori” della Fiera, un’occasione unica di vedere il meglio delle nuove tendenze dell’illustrazione mondiale; l’esposizione di oltre 300 illustrazioni, selezionate e provenienti da tutto il mondo, sarà vista anche da un pubblico di bambini, ragazzi, famiglie.
Non ci sarà Gipi, il grande Gipi, a Bologna. Il 28 marzo inaugura la sua personale al Museo Luzzati di Genova, che rimarrà aperta fino al prossimo settembre. (A proposito, avete visto le quattro tavole dalla sua nuova storia, La terra dei figli, postate su Facebook, in occasione della Festa del papà?)
Ci sarà invece il giovane Marco Somà, di recente investitura al Premio Emanuele Luzzati – Gigante delle Langhe per l’illustrazione, con un bell’albo, La regina delle rane non può bagnarsi i piedi: allo stand della casa editrice, Kite, che lo pubblica, la presentazione del suo libro.
Ci saranno anche Andrea Bajani e Mara Cerri con l’albo illustrato La pantera sotto il letto, che a Bologna, lunedì 30 marzo alle 19,30, allo Spazio & di via Guerrazzi, 1, inaugurano la mostra delle tavole originali dell’opera.
Poetico il testo di Baiani. Buie le tavole di Cerri, buie come la notte di paura, che ha le sembianze subdole e seduttive della pantera che la bambina incontra sotto il letto. La bambina e il suo papà, una casa poco frequentata, adatta alle misure della notte. Se la pipì scappa, la strada è breve: la padella è sotto il letto. Come la pantera. Testo e immagini invocano sogni e metafore. Paura del buio, paura della bestia che vi si agita. Che va affrontata, domata, addomesticata, ridotta a compagna di giochi per scoprire il mistero del buio e cavalcarlo come una tavola da surf. Piuttosto facile per la bambina, lei sa giocare; piuttosto complicato per il papà che non ricorda il gioco.
Sempre con Orecchio acerbo, Pascal Petit e Maja Celija, accompagnati dall’eleganza dell’albo illustrato Per fare il ritratto di un pesce.
Qui la notte è fuggita, ha lasciato la luce del giorno, che s’accende di colori ed effetti speciali. Surreale ed esilarante, il racconto di Petit intreccia con le tavole di Celija un duo quasi da cabaret. Il nostro pittore, diligente, meticoloso si provvede di tutta la strumentazione adatta al ritratto di un pesce. La prende alla larga, molto alla larga: il corredo è essenziale: colori, pennelli, cavalletto, tela sulla quale disegnare per prima cosa il vaso, il magnifico vaso che sarà la casa del pesce.
In un crescendo di situazioni paradossali, che perdono di vista l'essenziale, il soggetto mancante per il ritratto, sulla riva del mare il pittore s’addormenta. Intanto la vita intorno a lui continua. Bagnanti, donne, giovanotti, bambini. Bambini che cercano pesci nell’acqua?

Una folata di vento porta in mare la tela. Un traffico imprevedibile, imprevisto, apparentato alla materia dei sogni, fa la sua comparsa sulla pagina: animali, di varia specie e taglia, tartarughe, cigni, giraffe e anche esseri più inquietanti, che non si sa bene da dove vengano, si esibiscono in una eccezionale parata. E’ il sogno del pittore? O sono i disegni dei bambini che hanno trovato la sua tela? Del pesce intanto non si scorge l’ombra.
La giornata volge al tramonto. Dubbi sul suo operato assillano il pittore. E ormai  “… è tempo di trarre una qualche conclusione altrimenti  ci si potrebbe trovare a non saper più che pesci pigliare”.
Sicuro? Perché nella pagina dirimpetto alla scena di questa pessimistica conclusione, il pittore dovrebbe scorgere, come noi scorgiamo, una boccia di vetro con l’ombra di un pesce che guizza a suo agio. Criptico ma delizioso.

Sul romanzo. La "linea" della Storia attraversa la scelta editoriale delle Edizioni EL (EL,Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni). Tre romanzi rivolti agli adolescenti: le storie che raccontano si sviluppano in momenti storici diversi, in zone del mondo geograficamente lontane fra loro. In piedi nella neve di Nicoletta Bortolotti è ambientato a Kiev, nel 1942, in una società ridotta in miseria dall'oppressioene nazista. Storia di Iqbal di Francesco D'Adamo, la storia vera di Iqbal Masih, adolescente pachistano che ebbe il coraggio di denunciare il disumano sopruso di minori sfruttati come schiavi nella tessitura di tappeti e di denunciarne i padroni, è storia nota, che ha avuto molte edizioni, quella odierna porta la prefazione a firma di Gad Lerner, ed esce per commemorare i vent'anni dall'assassino del ragazzo.
A Messaggio dall'impossibile, appassionante romanzo di Tommaso Percivale, ambientato in un'epoca rappresentata in un suo anno cruciale, il 1961, abbiamo dedicato un'attenzione speciale: recensione del romanzo e intervista con l'autore.
".... Siamo in piena contrapposizione dei blocchi, di conclamata guerra fredda, di rincorsa delle due superpotenze USA e Urss alla supremazia, anche nella conquista dello spazio, Gagarin ha compiuto la sua clamorosa avventura, ma si vocifera anche di cosmonauti perduti. (Messaggio dall'impossibile)
È l'epoca delle spie, dei doppi giochi senza esclusioni di colpi, delle comunicazioni in codice, delle number stations. Internet e i social sono di là da venire e i pirati radioamatori impazzano nell'etere.
Buccia è un radioamatore. Siamo a Torino nell'anno delle celebrazioni dell'Unità d'Italia con l’esposizione di Italia 61..." (continua)
Anche Il segreto di Espen di Margi Preus (Giralangolo-Edt) è calata nella Storia. Aprile 1940: la Germania invade la neutrale Norvegia, tre milioni di abitanti pacifici. La popolazione si divide tra collaborazionisti e oppositori, organizzati in attivissimi gruppi di resistenza. La storia narrata è ispirata a una storia vera, quella di Erling Storrusten, staffetta partigiana norvegese che durante l'occupazione nazista fu come l'Espen del romanzo: gli eventi storici  raccontati nel libro sono realmente accaduti e documentano quel terribile periodo. Del romanzo sarà pubblicata a breve una nostra recensione.
Abbiamo visto circolare diverse nuove edizioni di libri che narrano storie importanti come quello già citato di Francesco D'Adamo. Sicuramente per farle conoscere ai ragazzi di oggi. O forse anche per logiche di contenimento dei costi? Da Rizzoli due titoli, fra i molti presenti a Bologna. Edizione speciale per il decimo anniversario di Cercando Alaska, romanzo d'esordio di John Green, il notissimo autore di Colpa delle stelle. Il romanzo racconta la storia di un adolescente sedicenne, con la passione per le ultime parole di personaggi famosi, che s'allontana dalla casa paterna pronunciando la fatidica frase "Me ne vado in cerca di un grande forse" (François Rabelais). Alla scuola di Culver Creek incontrerà Alaska, una ragazza affascinante quanto instabile emotivamente, e un gruppo di coetanei suddivisi fra amici e nemici, conoscerà la violenza del bullismo, lo sperdimento dell'amore, l'atrocità di una perdita inspiegabile. La sua storia si concluderà, ça va sans dire, con una frase famosa, questa volta di  Thomas Edison: "Non so dove sia quel laggiù ma io credo che da qualche parte esista e spero che sia bello". L'autore, nelle righe conclusive del romanzo, rivela di condividere la passione del suo personaggio per le ultime parole dette da uomini celebri.
Terza nuova edizione per Diario assolutamente sincero di un indiano part-time di Sherman Alexie, con la prefazione di Markus Zusak, l'autore di Una ladra di libri.
“Se avessi raccontato la mia vita in un’autobiografia, nessuno mi avrebbe creduto. Quindi l’ho trasformata in un romanzo”, così Sherman Alexie, nato nella riserva indiana di Spokane, nello Stato di Washington, nel 1966, poeta, scrittore, sceneggiatore e regista. Arnold Spirit Jr o più semplicemente solo Junior, il protagonista del suo romanzo, parte svantaggiato da una nascita che gli ha fatto brutti scherzi, marchiandolo nel corpo e rendendolo timido e insicuro nel comportamento. Nella tribù degli Spokane dove vive con la sua famiglia, scombinata ma ricca di umanità, Junior, a causa della sua diversità, fa vita difficile tiranneggiato dai bulli e andrebbe anche peggio se a spalleggiarlo non intervenisse un amico. Nessuna concessione al patetismo, Junior non si commisera, ragiona e decide. La sua vita non sarà per sempre quella di un indiano confinato nella sua riserva. Con dubbi, ripensamenti, dolore ma determinazione farà il salto dall’altra parte, dove risiedono i bianchi, per avere l’opportunità di studiare, emanciparsi, diventare cittadino del mondo. Accanto a un testo strepitoso, trascinante, ironico compaiono piccole illustrazioni in bianco e nero che si adoperano anch’esse ad accompagnare l’impagabile avventura dell’indimenticabile piccolo indiano. Negli Stati Uniti, Diario assolutamente sincero di un indiano part-time è un cult: ha vinto molti premi e nel corso degli anni è rimasto nella classifica dei romanzi più venduti per giovani adulti.
Salani ricorderà in Fiera Terry Pratchett, il fantastico autore di Mondo Disco, appena scomparso. La casa editrice, che  ha pubblicato tutti i suoi romanzi in Italia, insieme con TEA (nell' edizione economica), nel comunicarlo, non omette di ricordare questa sua frase esemplare: "A volte, se le parole sono dette con la giusta passione e gli dei si annoiano, l'universo si rimodella intorno a parole come quelle. Le parole hanno sempre il potere di cambiare il mondo. Attento a ciò che desideri. Non sai mai chi può sentirti". Quindi non si sarebbe meravigliato di apprendere ciò che succede nel romanzo di Matt Haig, Essere un gatto, sempre pubblicato da Salani, anche perché di gatti ha dato ampia dimostrazione di intendersene. In fondo, Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori non è forse il suo primo libro dedicato ai ragazzi?
Il protagonista della storia è un ragazzino di dodici anni, al quale la vita proprio non sorride. Innanzitutto non si sente molto a posto
con quel cespuglio di capelli e quelle orecchie “un po’ sporgenti, come se la sua testa fosse un’unità trasportabile e avesse bisogno di una maniglia di qua e una di là”: per niente carino! Poi, c’è l’antipatico di turno che, nella vita come nei romanzi, non ti dà pace con l’insistenza dei suoi scherzi stupidi. E fosse solo questo. Perché la preside della scuola, “venuta dall’inferno”, a quale posto della graduatoria delle disgrazie quotidiane si potrebbe mettere? E passiamo alla famiglia: babbo e mamma sono divorziati, pazienza, succede, ma è che da un anno a questa parte il babbo è scomparso e di lui non si hanno più notizie. Certo c’è l’amica di sempre, ma basta a rallegrare una sì misera vita? La cosa più comune in casi come questo è che uno si dica ah, come vorrei essere un altro! Ma il nostro Barney, così si chiama il ragazzino, non è generico nel formulare il suo desiderio. Anzi, è precisissimo: ah, come vorrei essere un gatto! E leggi sopra cosa diceva Pratchett …
Con Salani, anche Lemony Snickett. Sì proprio lui, l’autore di Una serie di sfortunati eventi. Ricordate i bei tempi quando aspettavate l’uscita del “prossimo”? Sono passati. Ma lui, Lemony Snickett è già ritornato una volta, fuori da quel contesto. Non dite che ve la siete persa, perché s’intitola Chi sarà mai a quest’ora? ed è il libro che precede quest'ultimo: Quando l’ha vista l’ultima volta? “Prima di decidere se leggere Quando l’ha vista l’ultima volta? Poniti queste domande: 1) Qualcuno ha visto la ragazza scomparsa? 2) Perché i suoi genitori sono sconvolti? Anzi, sembrano molto confusi. 3) Cosa c’entrano con tutto questo esperimento di chimica, un negozio di alimentari, dei capelli fuori controllo e una statua rubata? 4) Ora io sono confuso. Perché hai cambiato argomento? Dovresti concentrarti sulla ragazza scomparsa. Dove potrà mai essere?" (Parola di Lemony Snickett). Il testo, come sempre, è accompagnato dai disegni dell’illustratore,
che risponde al nome di Seth, inutile dire che sono in perfetta sintonia con lo spirito dei racconti dell'amico

Dalla terra alla tavola venti storie di cibo
Una bella antologia, nell'anno di Expo.  
Pubblicata da Einaudi Ragazzi, è curata da Grazia Gotti e da Silvana Sola che, nella prefazione, richiamano i numi tutelari che hanno ispirato il loro lavoro.
Trattandosi di fiabe provenienti da tutto il mondo, che riscrivono per oggi le radici culturali da cui scaturiscono, non potevano non essere invocati Gianni Rodari e Italo Calvino.
Per la passione che ha guidato la loro ricerca, la bellezza della narrazione e della lingua, in cui si dipanano le fiabe che hanno raccolto dalla tradizione italiana e dalle tradizioni di molti paesi del mondo, per l'incontro delle culture diverse che entrano in dialogo attraverso la fiaba e accomunano, avvicinano nel confronto.
E perché non si può parlare di fiaba se non portando al tavolo del dibattito (come in tavola) il cibo. 
Le fiabe riscritte da Alessandra Valtieri, che s'avvantaggiano di belle tavole illustrate, opera di dieci giovani illustratori della scuola ISIA di Urbino, spaziano dal racconto biblico della fuga dall'Egitto del popolo d'Israele a storie e fiabe che partono dall'Italia per un lungo giro, che attraversa continenti paesi contrade del mondo, facendo soste, e come potrebbe essere altrimenti?, presso gli antichi favolisti.
Vi si citano l'India e la Germania, la Russia e il Giappone, la Cina, il Vietnam, il Mali, e anche Esopo, Fedro e la tradizione ebraica, come ancora la Mongolia e i Balcani.
Il cibo rientra come parte del tutto narrato.
Vi sono ovviamente i buoni e i cattivi, la povertà, la miseria, l'estrema ricchezza, le matrigne e le orfane, i maghi e le fate, i nani e i giganti … e tutto il corredo noto che ricorre quando ci si misura con la fiaba, sotto qualsiasi cielo la fiaba sia nata.
E’ proprio vero allora che oggi, con il mondo cambiato come è cambiato, con genti che giungono da ogni punto del globo, portando nel loro bagaglio  lingue e culture disparate, è proprio vero allora che è giunto quel tempo, profetizzato da Rodari e ricordato dalle curatrici in prefazione,  in cui un albero parlante s’affianca a una bambina col cappuccio rosso sullo stesso scaffale della fiaba.


SPECIALE Fiera del libro per ragazzi Bologna 2015. - Sulla serie

INCHIESTA promossa da LiBeR, svolta insieme ai responsabili di grandi gruppi editoriali


(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Marzo 2015)

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
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