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Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi 2011, quarantottesima edizione, Bologna, 28 – 31 marzo 2011.
I libri e le iniziative degli editori italiani: Dove va l'editoria per bambini e ragazzi? Alcune linee direttrici.

Oltre 1.200 espositori – provenienti da 55 Paesi – offrono, alla Fiera del Libro per ragazzi, una panoramica di ciò che si produce di meglio nell'ambito dell’editoria di libri e dell’illustrazione per ragazzi nel  mondo.
In Italia, la produzione di libri per bambini e ragazzi conta su circa 180 case editrici attive nel settore e un mercato che si aggira attorno a 149.685.000 euro, con un’offerta che comprende cartonati e album illustrati, narrativa, divulgazione scientifica, manuali e guide turistiche, e una vasta scelta per il lettore da 0 a 14 anni, tra autori, generi, formati, prezzi.
Dati recenti sull’editoria italiana, che emergono dal rapporto 2010 dell’Associazione italiana editori (Aie), riferito al 2009, ribadiscono la tendenza, ormai consolidata negli anni, al riscontro di lettori più forti, rispetto alla media,  nelle fasce infantili e giovanili della popolazione: dichiara infatti di leggere almeno un libro non scolastico all’anno il 51,6% dei bambini tra i 6-10 armi, il 64,7% di quelli 11-14 anni (ben 20 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale); il 57% dei 15-19eimi. 

Come si orienta questo settore dell'editoria italiana, nella scelta di temi, generi, formati, esibita nella vetrina 2011 della più importante manifestazione del settore a livello mondiale?
Un giro di consultazioni informali presso alcuni editori ci fa sapere che per lettura s'intende ancora la lettura del libro così come lo conosciamo da secoli, libro di carta, non ancora elettronico. Nonostante le molte versioni in questo formato, prevalentemente repliche delle novità editoriali cartacee (usciti molti "esemplari" dalla fine del 2010, soprattutto per Natale che continuano a tutt'oggi), l'e-book rimane ancora una curiosità, che si sta moltiplicando in Italia, senza avere determinato una vera e propria rivoluzione, come quella prospettata da Riccardo Cavallero, direttore generale del gruppo Mondadori, ("Noi editori nell'era web saremo solo bibliotecari"). Intanto però ci si attrezza: "Con la testa nella nuvola... digitale - L'evoluzione digitale dell'editoria per ragazzi" è il convegno promosso da Piemme alla Fiera di Bologna (martedì 29 Marzo ore 11.00, Sala Notturno, Blocco D)

A scremare, con attenzione, nel bombardamento mediatico di notizie, comunicati stampa, staffette, libri ricevuti, visti, alcuni già recensiti, si possono notare, nelle anticipazioni, segnali interessanti che fanno intravedere delle possibili linee direttrici (dove va l'editoria per bambini e ragazzi?): vedremo, se confermate, da successive analisi, a Fiera finita e a offerta di novità completata. 
Si consolidano le serie dei topi famosi (Geronimo Stilton in libreria con una nuova collana, una serie di avventure ambientate nell’Età della Pietra, "I Preistotopi"), di saghe fantasy (a Licia Troisi, la palma del genere, attualmente in uscita con La ragazza del drago - La clessidra di Aladino, libro 3 della saga), di schiere di vampiri, che s'insinuano nella scia di Twilight, nella speranza di replicarne la fortuna.
Avanzano trionfalmente i diari ripresi dal web: dal diario a fumetti dei record, Diario di una schiappa, (ultima uscita Vita da cani), che ha venduto oltre 37 milioni di copie nel mondo (l'autore Jeff Kinney in aprile sarà in Italia, in un tour che lo porterà nelle scuole di molte città, a contatto con i suoi numerosissimi fan) e sempre per Il Castoro, e sempre nel nome del web, dal blog “Maestrapiccola” - Diari, spugnature e spensieri di un anno di scuola" di Cristina Petit, primo volume di una nuova collana "Libri per i grandi", "un libro dalla parte dei bambini", destinato per l'appunto ai "grandi".


E' BOOM DEL FUMETTO
(o grafic novel?)  Passati i tempi, quei tempi grami, quando si diceva metti via il fumetto, leggi il libro. Quante infanzie di nascosto, libro sopra, fumetto sotto, a occultare alla vigilanza adulta le segrete gioie procurate da eroi incompresi, superata la soglia dell'età. Passati davvero da un bel pezzo, se si sta a guardare ciò che succede oggi.
Siamo, sì, lo dobbiamo dire, siamo davvero entrati nell'era del fumetto, in una nuova era. Non solo supereroi che continuano per la loro intramontabile strada, ma storie di bambini per bambini e "storie di eroi di tutti i giorni" (come le definisce Anna Patrucco Bechi, nel bel servizio che compare sul numero di Marzo 2011 della rivista Andersen).
Tante le iniziative che contribuiscono a confermare il fenomeno. In modo particolare, il festival  BilBolBul 2011, che  ha eletto a tema centrale della manifestazione
il "Fumetto per bambini",  promettendolo come appuntamento fisso delle prossime edizioni. Durante e dopo il festival,  a Bologna, numerosi spazi cittadini ospitano fino a metà aprile, mostre, laboratori, proiezioni, incontri con gli autori, rivolti a bambini e ragazzi, ma anche alle loro famiglie. Tra le mostre in programma, i Mumin, personaggi creati dall’autrice finlandese Tove Jansson (della quale -da noi amatissima- si consiglia anche l'intera saga narrativa dei Mumin, pubblicata negli "Istrici" Salani), Émile Bravo e l’esposizione collettiva Canicola bambini..
Dilaga così tanto il fumetto da diventare tema centrale di un romanzo, Lo spacciatore di fumetti di Domenico Baccalario. Inserito, nella nuova elegante collana "Carta Bianca" di Einaudi Ragazzi ("una nuova generazione di autori per una nuova generazione di lettori"), Lo spacciatore di fumetti ambienta la sua storia in una  Ungheria alla vigilia del 1989, quando il Muro non è ancora caduto, e il riscatto atteso da un gruppo di ragazzi passa proprio attraverso quell'atto "eversivo" costituito dal leggere i fumetti, stampa pericolosa e fuorviante, che si rifà a un modello occidentale consumistico e corrotto. La lettura del fumetto e la sua diffusione, in quel contesto, assumono, sorprendentemente, il connotato emblematico di un gesto di ribellione contro il potere costituito, che diventa lo strumento (lui, pensate, il fumetto, proprio il fumetto!), attraverso il quale ci si prospetta  di conquistare  la libertà.
LIBRI "TOON". Per portare i giovani lettori al piacere dei fumetti e della lettura in generale, un progetto che nasce dall'opera congiunta di Francoise Mouly e Art Spiegelman (Premio Pulitzer per Maus) e si realizza in una collana, scritta e disegnata da autori affermati per bambini dai quattro anni in su. Mouly e Spiegelman recuperano le molte valenze insite nella comunicazione immediata e intuitiva del fumetto costruendo o facendo costruire, storie divertenti e accessibili. "Il vantaggio didattico del fumetto è che i personaggi possono "recitare", ossia accompagnare con la mimica le lettere astratte che si trovano nei balloon» ebbe a dire Spiegelman presentando il progetto. Dopo il successo che ha avuto in America, questo "fumetto per bambini" è portato in Italia da Orecchio Acerbo: i primi volumetti, eleganti, adatti a piccole mani, fumetti d'autore "grandi fumetti per piccoli lettori" avviano la collana Comics Orecchio Acerbo. I loro titoli: Jack e la scatola di Art Spiegelman e Topolino si prepara di Jeff Smith (autore del pluripremiato Bone che "Time" ha definito "uno dei dieci romanzi a fumetti più grandi di tutti i tempi"). Nel primo, un regalo di mamma e papà rivela tutta la ricchezza creativa scatenata da un nuovo giocattolo. Ricorrendo al gioco infantile di tradizione anglosassone, "Jack in the Box", e a quello popolarissimo delle scatole cinesi, Spiegelman mette in scena abilmente la storia di fantasia gioco e realtà sperimentata da tutti i bambini del mondo quotidianamente. Il secondo, il fumetto di Jeff Smith, s'appoggia a una doppia trovata: 1) Il topolino, o chi per esso, al posto del bambino, che come il bambino agisce. E qui è davvero un topolino, che sollecitato dalla mamma, si veste per uscire ma fa tardi fantasticando di quel che farà quando finalmente sarà pronto (godetevi, fumetto alla mano, la sequenza della stupenda vestizione); 2) la mamma (ma bara?) butta all'aria la finta (non sei bambino ma topo e i topi non hanno vestiti), costringendo il piccino a una straordinaria quanto velocissima svestizione. Cosa diranno i bambini? Per entrambi gli splendidi volumetti si dovrà pensare a un approfondimento che li giri e li rigiri per distillare il senso più pieno del loro messaggio (lo faremo!).


ROMANZI DI FORTE CONTENUTO SOCIALE E STRETTA ATTUALITÀ.
Quel NO, gridato dal romanzo di Paola Capriolo, opposto con tanta convinzione narrativa alla negazione dei diritti dei neri d'America, portato a "Bologna 2010", è uscito dalle pagine di Storia per trovare vie attuali e convincenti alla sensibilizzazione dei giovani, riguardo ai temi del razzismo. Con una buona riuscita: i ragazzi si sono appassionati alla storia e al messaggio implicito del racconto; il romanzo su Rosa Parks è stato giustamente premiato più volte. Bologna dunque è propizia al lancio di libri belli e istruttivi che parlino ai ragazzi delle storture umane e sociali che hanno sotto gli occhi tutti i giorni, tanto da farci un'abitudine, cattiva abitudine, che va subito stornata dall'orizzonte della loro crescita. E l'editrice EL, vista la riuscita della sua scommessa editoriale dello scorso anno, alla Fiera 2011, ci riprova. Ancora con Paola Capriolo, e il romanzo Io come te; schierando anche il poeta Piumini, con un "distico narrativo", Il Coro Arlecchino. In entrambi i progetti, cronaca e storia, ispirate alla nostra quotidianità, riescono a trascendere il dato presente per affrontare riflessioni più ampie.
In Io come te, convergono con cruda evidenza molti fatti di cronaca, la cui eco, rinfocolata dalla moltiplicazione, non si spegne facilmente. Si tratta ancora di razzismo, di crudeltà umana che assale il diverso. L'immigrato cingalese che vende rose per mantenere la famiglia è in strada tutti i giorni, lo vediamo tutti i giorni, s'affaccia al ristorante ed è cacciato via, a meno che non sia irretito in un racket che lo sfrutta. La notte dorme su una panchina, all'aperto. Vulnerabile, indifeso, finisce cosparso di benzina e incendiato a opera di un branco, cui si è unito per
caso un ragazzo, E mettiamo che il ragazzo si chiami Luca. Si chiama proprio Luca. E' il protagonista di questa storia. Tormentato da quel male cui non è riuscito a opporsi, Luca cerca disperatamente un contatto con l'offeso. Ne nasce un'amicizia inattesa, in cui "l'altro", l'ospite, il diverso, diventa maestro e occasione per crescere. Ormai non c'è più un noi/loro ma un "io come te".
Il Coro Arlecchino (Einaudi Ragazzi/"Storie e Rime") si compone di due romanzi brevi: Il canto di Micaela e La voce di Sasha. Collegate per personaggi e trama in un'unica struttura narrativa, le due vicende s'incentrano sulla storia di un coro infantile multietnico. Il Coro Arlecchino "ha molte voci, molti colori, molti cuori, vive, parla, pensa, ride, si appassiona, il Coro Arlecchino sa quello che canta". Progettato da un'insegnante di musica, con l'aiuto della figlia e di altre persone, il Coro vuole riunire esperienze, musiche, canti e voci di vari luoghi del mondo. Per realizzarlo, si dovranno trovare i bambini, interessarli convincerli, avere una sede per fare le prove e trovare la forza di opporsi a chi vede male il progetto. Ma la prova più ardua sarà vincere la solitudine, la malinconia, la diffidenza di una bambina peruviana che dentro di sé ha molto silenzio e molti ricordi e una potente canzone che chiede di erompere e anche di sciogliere quel grumo di spavento terribile che si è formato nella gola e nel petto del bambino albanese al suo approdo in Italia.
Dall'Italia alla Romania. Precisamente a Bucarest. Il romanzo La banda del mondo di sotto di Paola Dalmasso (EDT-Giralangolo edizioni) si inserisce nella vicenda reale dei ragazzini senza famiglia scappati dagli orfanotrofi-galera, in cui erano finiti dopo la caduta del regime. Costretti a vivere negli infiniti cunicoli che corrono sotto la capitale romena, "i boskettari" sono ormai noti al mondo, grazie al lavoro dell'artista di strada Miloud Oukili, che con la sua associazione Parada lavora per salvarne il più possibile da un destino di furti, droga e prostituzione. A un'opera di informazione, sensibilizzazione sociale che guarda alla realtà e interagisce con una storia di fantasia, mira il romanzo, che include nella sua trama la verità del clown Miloud, coinvolto, questa volta, nelle vesti di personaggio. Protagonista del romanzo è Ion che con il suo cane abita uno dei canali sotterranei assieme alla banda di Dimitru. Quando due amici scompaiono in circostanze misteriose, l'avventura si fa intricata e spinge Ion fino al temibile palazzo di Ceausescu, inanellando intrighi e misteri in una storia di amicizia e riscatto.

ALBI ILLUSTRATI. Sono letture trasversali. Intrigano grandi e bambini. Non necessariamente formato famiglia. Vanno oltre. Trovando estimatori un po' dappertutto. Sono colti e divertenti, trattano storie lievi o problemi drammatici; è nella loro natura raccontare per parole e immagini. Spesso, hanno sapore di fiaba e, come la fiaba, hanno la loro morale.
Che le mamme abbiano buoni alleati nell’uomo nero e nel lupo delle fiabe è cosa risaputa. Se ne servono per intimorire i loro piccini quando non ne possono più e anche quando ne potrebbero ancora. Succede di comportarsi così anche alla mamma di Paure di Mamma, storia ironica, lieve. Ma succede alla fine. Perché questa mamma, una mamma capretta, è così presa dal proprio perenne spavento da non pensare subito al sollievo che potrebbe procurare a se stessa spaventando i propri piccini. Il racconto che leggiamo attinge alla tradizione delle fiabe e ritorna alla fiaba antica del lupo e dei sette capretti, fino a imparentarsene. Tanto che Mamma Capra imputa la sua irriducibile apprensione per la sorte quotidiana dei figlioletti al trauma che le fu provocato dalla brutta faccenda della cugina Tilda: pensate, era proprio lei la mamma dei sette capretti della fiaba!  Ma per una mamma perennemente in ansia, se non è il pozzo, e se non sono né l’orso né il lupo, di sicuro, in agguato, per attentare all'incolumità dei suoi pargoletti c’è un altro pericolo. Tanto vale portare con sé i capretti al supermercato! E così Mamma Capra vi si recò in processione. La conclusione della tribolata vicenda, si intuisce beffarda, ironica, meritata (qual è), istradati sapientemente dal racconto di figure e parole, realizzate in ogni pagina sfogliata, con ingegno e ironica partecipazione, nel bell'albo scritto da Beatrice Masini, illustrato Ali Reza Goldouzian e pubblicato da ArKa edizioni.
Tutt’uno con il suo rocchetto, il sarto che non ha mai sentito un battito del suo cuore (Cuore di sarto). Eccolo imbozzolato, "il senzacuore", nel ritratto di copertina: vecchio, eppure crisalide; in gabbia, in un atteggiamento che non tradisce tensione, nemmeno il sentimento forte che precede una rottura definitiva. Personaggio costruito in sintonia di disegni e parole, anche se una maggiore indulgenza è concessa alla descrizione dei tratti immediatamente visibili, soffusi di malinconia, foggiati in forme di buona scuola e felice invenzione, il sarto dopo una vita china sull’ago a cucire eleganti completi e sfarzosi vestiti per i nobili si rese conto di come in nessuna sua opera avesse messo il cuore. Decise quindi di provvedere. Nottetempo uscì dal palazzo con il bauletto che conteneva gli strumenti del suo lavoro. E andò. Camminò per valli e per monti, conobbe il dolore del prossimo e per il suo prossimo si adoperò, sentendo finalmente come può battere un cuore. Allora riprese dal suo baule l'ago e il filo, che pensava di aver abbandonato per sempre, e cucì e riparò argini di fiumi, bocche di vulcani e di cannoni, stelle luminose, aquiloni per bambini, impedendo  disperazione e dolore. Ma alla fine, ormai stanco del lungo viaggio della sua vita, decise di non prendere ago e filo per riparare il suo proprio cuore, perché “ci sono strappi che neanche il miglior rammendo può sistemare”. Nella semplicità del testo che guarda al modello della fiaba, nelle istantanee da natura morta che segnano i passi significativi di ogni incontro, la metafora di una verità sulla condizione umana. Cuore di sarto, testo di Txabi Arnal, illustrazioni di Cecilia Vareda, è pubblicato da Logos.
Sembra di “sfogliare” un film del neorealismo. Pagine in bianco e nero in movimento, interni poveri, campagna desolata, che contraddice la didascalia (“era verde l’altura”), animali scontrosi, inselvatichiti. Da casa se ne sono andati tutti, non c’è più nessuno.
Riportata sulla pagina, una campagna tralasciata. Non per scarso amore, per necessità. Come è successo per davvero, come succede per davvero.
Il racconto, un po’ poesia, vive di parola scarna e del drammatico perorare del disegno. In spazi lunghi, pagine di silenzio, espressivamente svolte dall’immagine, partecipano una sgretolazione. Della casa, di un mondo che perde consistenza, se ne va.
Ma prima della resa, di un annunciato cedimento, avverti, nel narrare, una resistenza ad andare avanti, a proseguire. Che diventa sussulto, nostalgia, desiderio di una storia che abbia corso ancora, che rammenti cosa è stata, che c’è stata. Un poco ancora. Il ragazzo arriva. Di spalle e di corsa. S’affaccia sospettoso? La voce che lo dice, lo dice “Affranto, intontito, guardava intorno, come fosse, così sembrava, uno che fuggiva”. Cerca un rifugio? un nascondiglio? Che sia scappato? Che sia braccato? Che sia colpevole? O innocente? Entra e non vede molto. Nel buio, sfarinato di poco bianco, un vetro rotto fa arrivare una luce fioca. Qualche uccello vola via, un topo scappa, il ragazzo si siede a terra. Si sdraia. Dorme. Che poiane, fagiani, colombi e anche lucertole e scarafaggi e addirittura un cane di passaggio arrivino curiosi a sorvegliarlo, lo racconta una struggente storia di disegni. Ora è atteso il ragazzo dagli animali della casa, custodi dell’assenza, compagni di una vicinanza ormai dimenticata, un contratto antico che s’è perso, nell’illusione che possa avere corso ancora. E non ne ha più. Insieme, un grande poeta e uno straordinario autore di cinema d’animazione intonano un canto struggente alla terra delle loro origini. Goffredo Fofi, nella postfazione, ne argomenta.
Nino De Vita, Simone Massi, La casa sull’altura, un racconto in versi di Nino De Vita illustrato da Simone Massi, Orecchio Acerbo

Il ROMANZO. Per ragazzi? Anche. La specificità della destinazione si è indebolita e gioca su altri fronti. Nella stagione appena passata, una notizia ha fatto rumore. Per la prima volta, un romanzo per ragazzi (?), Bambini nel bosco di Beatrice Masini, è stato finalista al Premio Strega 2010. Un libro non facile, con molte chiavi di lettura, un'avventura di ragazzi imperniata sulla memoria e sulla conservazione della memoria: il libro e la lettura ne sono centrali. Un bel libro, che è risultato vincitore nella consultazione annuale della rivista Liber, come migliore libro dell'anno; l'autrice sarà premiata alla Fiera mercoledì 30 marzo (ore 10,30, Sala Notturno, Centro Servizi, Blocco D). La premiazione avrà luogo nel corso dell’incontro “Strappi. Coltivare lettori crescere identità”, organizzato da Equilibri per la presentazione dei due primi volumi della nuova collana dedicata alla formazione dei lettori (Siamo quello che leggiamo: crescere tra lettura e letteratura, di Aidan Chambers e Perlaparola: bambini e ragazzi nelle stanze della poesia, di Chiara Carminati).
Qualcosa dunque si muove. Ma si muove da tempo, raggiungendo progressivamente traguardi degni di nota. Particolarmente ricca e qualificata la proposta di Salani, che approda a Bologna con romanzi di alto profilo e di sicuro interesse. Fra essi, La storia di Mina di David Almond, che trasferisce in questo romanzo un personaggio, Mina, già presente nella sua altra opera, Skellig, nello straordinario racconto che pone al suo centro il sapore dell’amicizia, l’affacciarsi timido dell’amore, la verità della vita e del sogno, l'ineluttabilità della morte. In Skellig, accanto al trepido protagonista, si schiera una indimenticabile bambina, si chiama Mina e sbalordisce il suo tenero amico con inesauribile fantasia e sorprendente sapere, equamente ripartito fra la poesia di William Blake e la scienza di Darwin.
Abbiamo incontrato frequentemente Darwin, ultimamente, nei romanzi Salani. Oltre alla sapienza di Mina, in materia, vogliamo ricordare un vero capolavoro di Philippa Pearce, Il piccolo gentiluomo, ancora una volta un romanzo che mette in scena scambi di amicizia di scienza e di poesia, nella fattispecie, fra una bambina e un essere piccolo e diverso, una talpa, un animale parlante che da attento "ascoltatore" dei libri di Darwin esige dalla sua piccola amica un rapporto alla pari: "da mammifero a mammifero".
Ci ha dunque colpito un nuovo "incrocio" con Darwin e con gli straordinari seguaci delle sue teorie, una nipote e suo nonno, nel romanzo d'esordio di Jacqueline Kelly, L’evoluzione di Calpurnia.
La storia si svolge nell’ultimo anno dell’Ottocento, nella campagna del Texas del sud: una grande fattoria, una grande casa, una grande famiglia, una piantagione di cotone, immersa in una natura ricca di piante, animali, percorsa da un fiume. Un laboratorio naturale per nonno e nipote, entrambi catturati dalla curiosità suscitata da “ la crosta terrestre [che ] è un grande museo”, parola del signor Darwin (ancora proibita ma scritta), riscontrabile nel suo trattato assieme a molte altre “scoperte”, una delle quali dice proprio così: “Le leggi che governano l’eredità sono per la massima parte sconosciute; nessuno può dire perché… certi caratteri del nonno riappaiano in un discendente…”. E per Calpurnia fu proprio così.
Una nuova Jo March nacque quell’estate. Una piccola donna consapevole della propria consapevolezza, una piccola donna turbata dalle proprie inclinazioni, non così in regola con le regole dei tempi e i mestieri delle donne: la cuoca di famiglia, o la maestra di scuola e la telefonista dell’unico telefono al posto pubblico appena inaugurato. Donne diverse dalla mamma, collocata nel vero e più pieno ruolo della donna: moglie, madre, signora della casa. A questo modello tendono in famiglia: è così che vogliono Callie. Il nonno offre alla bambina un’altra storia, sapendo di poter contare su quelle affinità già riscontrate nelle teorie del signor Darwin. E anche su qualche altra qualità della nipotina.
L’epoca che ambienta la storia di Calpurnia è epoca di passaggio. In "evoluzione". Dall’infanzia all’adolescenza, da un secolo all’altro, da una concezione della vita basata su mere credenze a un’altra che guarda alle scoperte della scienza. Si è su un crinale, che separa il passato da un’entrata nella modernità. Il Novecento diventa il futuro. L’atmosfera evocata è precisamente d’attesa: la trama del racconto ne fa percepire i segni: nella natura, negli uomini, negli accadimenti e soprattutto nelle aspirazioni e nei comportamenti, diventati emblematici, di nonno e nipote.
Da tempo non si leggeva un romanzo così. Grande romanzo, splendido romanzo, questo che ci arriva dall’America, giocato di rimandi e metafore, incentrato su fatti quotidiani, minuzie, ritratti, recuperati alla cognizione del proprio tempo in transito; racconto di ampio respiro, di vite vissute in sintonia con la natura e di superamento della natura, sorretto da ragionamenti forti, dialoghi profondi, naturalmente incline a un linguaggio alto, lievitante ironia e leggerezza, modulato nei temi e nei modi di una scrittura bella e significativa. A conforto immediato di chi legge e a sicura permanenza nella storia della letteratura. (dalla recensione di Rosella Picech in Libri in rassegna, Sfoglialibro, Marzo 2011)


COMPLEANNI.
PERSONAGGI, CASE EDITRICI, RIVISTE, BIBLIOTECHE IN FESTA
130 anni di  PINOCCHIO
. Storia di un burattino apparve a puntate nel luglio 1881 sul Giornale dei bambini. Arrivato al capitolo XV, Collodi avrebbe deciso di chiudere la storia, proprio sulla scena di Pinocchio impiccato dagli assassini. Ma tante indignate e vibranti furono le proteste dei bambini che Collodi fu costretto a proseguire.
Nella ricorrenza dei 130 anni dalla nascita di Pinocchio, l'editore Giunti pubblica un audiolibro letto da uno straordinario Paolo Poli in un cofanetto che contiene il libro con le illustrazioni originali di Enrico Mazzanti (Firenze, 1850 -1910-  ingegnere e disegnatore italiano, illustratore della prima edizione in volume di Pinocchio).
Anche Logos edizioni esce, per la ricorrenza con un suo Pinocchio: libro + dvd di animazione. Il classico di Collodi interpretato da Gianluigi Toccafondo si fregia di 25 tavole, che riprendono i momenti fondamentali della storia e un dvd di animazione, che in pochi minuti racconta le vicende del famoso burattino interpretate dallo stile sognante e in perenne metamorfosi dell'autore. Gianluigi Toccafondo è artista apprezzato, autore di cortometraggi, spot pubblicitari e sigle per trasmissioni televisive. E' inoltre autore di disegni per il teatro e i suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre.
ORECCHIO ACERBO editore - Dieci anni, cento titoli. 29 marzo 2011 | ore 11-13 | Centro Servizi | Sala Ouverture. Orecchio acerbo festeggia con i suoi autori ( "passato remoto, presente immediato e futuro, ma solo prossimo"). Elio Pecora e Beppe Giacobbe raccontano Un cane in viaggio, Fabrizio Silei e Maurizio A. C. Quarello anticipano L’autobus di Rosa, Spider presenta l’aeroplano con cui Lola arriverà in libreria. Intervengono anche Roberto Denti, Giovanni Lauritano (lo scoop della Fiera) e due amici di sempre: Mara Cerri e Fabian Negrin.
E ancora: "breve storia di orecchio acerbo in dieci battute", interpretata da Fausta Orecchio e Simone Tonucci, editori, rispettivamente nei ruoli di Fortunatamente e Sfortunatamente.
Infine, estrazione della lotteria, un bicchiere di vino e un regalo davvero speciale per tutti partecipanti. Una stampa da L'autobus di Rosa numerata in 60 copie e autografata da Maurizio A. C. Quarello.
29 marzo 2011 | ore 15.30 | Caffè Autori | Connecting Lobby Pad. 29/30. "Fare fumetti per bambini" - intervengono: Giovanna Zoboli, Topipittori, Fausta Orecchio, Orecchio Acerbo, Sergio Rossi, Black Velvet-Giunti, Frédéric Lavabre, Sarbacane, modera: Liliana Cupido, Hamelin Associazione Culturale.
Dedicano i libri, allo stand, Mara Cerri martedì 29 dalle 14 alle 15; Beppe Giacobbe martedì 29 dalle 15 alle 16; Maurizio A. C. Quarello martedì 29 dalle 16 alle 17.
Orecchio Acerbo è in Fiera al Padiglione 26 Stand B/25
ANDERSEN compie 30 anni. La rivista diretta da Barbara Shiaffino si presenta a Bologna con nuova veste grafica, per festeggiare i 30 anni; i festeggiamenti proseguiranno a Genova, in occasione del Premio. Questi gli appuntamenti:  lunedì 28 marzo - ore 13.00 - Caffè Illustratori. SGUARDI E TRAGUARDI: i libri finalisti della XXX edizione del "Premio Andersen - il mondo dell'infanzia". Uno sguardo alla migliore produzione editoriale per ragazzi dell'anno e un' anticipazione sulle iniziative che si terranno a Genova nel mese di maggio per festeggiare i 30 anni di Andersen. Durante l'incontro saranno annunciati i libri finalisti della XXX edizione del "Premio Andersen - Il mondo dell'infanzia", I vincitori verranno resi noti in prossimità della premiazione che si svolgerà sabato 21 maggio al Museo Luzzati nel Porto Antico di Genova. Info in Fiera a Bologna: ANDERSEN - Pad. 26 - A/58
Info generali: rivista ANDERSEN - tel. 010.2510829 - www.andersen.it - www.premioandersen.it
martedì 29 marzo - ore 16.30 - Sala Vivace. COME SI RACCONTA LA GUERRA AI RAGAZZI? Presentazione del libro di Walter Fochesato "Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi" (Interlinea, 2011). Il saggio offre un'ampia ricostruzione di come ci si sia accostati al tema, partendo dalla conclusione del processo risorgimentale per arrivare ai giorni nostri.  Intervengono, insieme all'autore, Pino Boero, Roberto Cicala, Roberto Denti, Antonio Faeti, Barbara Schiaffino. Incontro a cura della rivista ANDERSEN e Interlinea edizioni.
Info in Fiera a Bologna: ANDERSEN - Pad. 26 - A/58
Info generali: INTERLINEA - tel. 0321 612571- www.interlinea.com
LA BIBLIOTECA DE AMICIS compie 40 anni. La Biblioteca Internazionale Edmondo De Amicis torna alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna presso il Padiglione 25 stand B 23, in un anno importante: quello del quarantesimo anniversario dalla sua fondazione, avvenuta nel maggio del 1971, nonché in coincidenza con l’ottantesimo compleanno del suo fondatore e direttore storico Marino Cassini. Proprio alla sua figura di bibliotecario di eccellenza specializzato del settore e di precursore di idee fortemente innovative  va il merito principale del ruolo di primo piano, sostenuto a tutt'oggi dalla De Amicis, nel campo della promozione della lettura dei ragazzi.
La De Amicis festeggia l' anniversario con l’uscita di un numero speciale della rivista “LG Argomenti”, dedicato in particolare alle origini dell'"avventura", arricchito per questo mese dagli interventi di Fernando Rotondo, Romano Vecchiet, Angelo Nobile, Giorgio Bini, Lucetta Frisa, Benito Poggio e Francesco Langella.
INCONTRI RAVVICINATI... CON LA LETTERATURA GIOVANILE, il programma delle attività allo stand della biblioteca De Amicis: mercoledì 30 marzo, ore 11.30: presentazione del libro edito da Erga Edo: sfida alla“De Amicis”, di Marino Cassini con illustrazioni di Lucrezia Giarratana. Con la presenza dell’autore e dell’illustratrice;- mercoledì 30 marzo, ore 15: animazione “Ti racconto una storia illustrata” a cura del Museo Luzzati di Genova;- giovedì 31 marzo, ore 15: presentazione dello Stuzzicalibro 2010-2011 (selezione di libri per ragazzi), promosso annualmente dal Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova, a cura di Donatella Curletto.
Contatti: tel. 010 252237 - deamiciseventi@comune.genova.it 3291277165


*Altre considerazioni e aggiornamenti durante la Fiera e dopo.

 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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