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Speciale/ Libri per
bambini e ragazzi/ Fiera di
Bologna 2011
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Fiera Internazionale
del Libro per Ragazzi 2011, quarantottesima edizione, Bologna, 28 –
31 marzo 2011.
I libri e le iniziative degli editori italiani: Dove va l'editoria per bambini e ragazzi?
Alcune linee
direttrici.
Oltre 1.200 espositori – provenienti da 55 Paesi – offrono, alla Fiera del Libro per ragazzi, una panoramica
di ciò che si produce di meglio nell'ambito dell’editoria di
libri e dell’illustrazione per ragazzi nel mondo.
In Italia, la produzione di libri per bambini e ragazzi conta su
circa 180 case editrici attive nel settore e un mercato che si
aggira attorno a 149.685.000 euro, con un’offerta che comprende
cartonati e album illustrati, narrativa, divulgazione scientifica,
manuali e guide turistiche, e una vasta scelta per il lettore da 0 a
14 anni, tra autori, generi, formati, prezzi.
Dati recenti sull’editoria italiana, che emergono dal rapporto 2010
dell’Associazione italiana editori (Aie), riferito al 2009,
ribadiscono la tendenza, ormai consolidata negli anni, al
riscontro di lettori più forti, rispetto alla media, nelle fasce
infantili e giovanili della popolazione: dichiara infatti di leggere
almeno un libro non scolastico all’anno il 51,6% dei bambini tra i
6-10 armi, il 64,7% di quelli 11-14 anni (ben 20 punti percentuali
in più rispetto alla media nazionale); il 57% dei 15-19eimi.
Come si orienta questo settore dell'editoria italiana, nella
scelta di temi, generi, formati, esibita nella vetrina 2011 della più
importante manifestazione del settore a livello mondiale?
Un giro di consultazioni informali presso alcuni editori ci fa
sapere che per lettura s'intende ancora la lettura del libro così
come lo conosciamo da secoli, libro di carta, non ancora
elettronico. Nonostante le molte versioni in questo formato,
prevalentemente repliche delle novità editoriali cartacee (usciti molti
"esemplari" dalla
fine del 2010, soprattutto per Natale che continuano a tutt'oggi),
l'e-book rimane ancora
una curiosità, che si sta moltiplicando in Italia, senza
avere determinato una vera e propria rivoluzione, come quella
prospettata da Riccardo Cavallero, direttore generale del gruppo
Mondadori, ("Noi editori nell'era web saremo solo bibliotecari"). Intanto
però ci si attrezza: "Con la testa nella nuvola... digitale -
L'evoluzione digitale dell'editoria per ragazzi" è il
convegno promosso da Piemme alla Fiera di Bologna (martedì 29 Marzo
ore 11.00, Sala Notturno, Blocco D)
A scremare, con attenzione, nel bombardamento mediatico di notizie,
comunicati stampa, staffette, libri ricevuti, visti, alcuni già
recensiti, si possono notare, nelle anticipazioni, segnali
interessanti che fanno intravedere delle possibili linee
direttrici (dove va l'editoria per bambini e ragazzi?):
vedremo, se confermate, da successive analisi, a Fiera finita e a
offerta di novità completata.
Si consolidano le serie dei topi famosi (Geronimo Stilton
in libreria con una nuova collana, una serie di avventure ambientate
nell’Età della Pietra, "I Preistotopi"), di saghe fantasy (a
Licia Troisi, la palma del genere, attualmente in uscita con La
ragazza del drago - La clessidra di Aladino, libro 3 della
saga), di schiere di vampiri, che s'insinuano nella scia di Twilight,
nella speranza di replicarne la fortuna.
Avanzano trionfalmente i diari ripresi dal web: dal
diario a fumetti dei record, Diario di una schiappa, (ultima
uscita Vita da cani), che ha venduto oltre 37 milioni di
copie nel mondo (l'autore Jeff Kinney in aprile sarà in Italia, in
un tour che lo porterà nelle scuole di molte città, a contatto con i
suoi numerosissimi fan) e sempre per Il Castoro, e sempre nel nome
del web, dal blog “Maestrapiccola” - Diari, spugnature e spensieri di un anno di scuola" di Cristina Petit, primo volume
di una nuova collana "Libri per i grandi", "un libro dalla parte dei
bambini", destinato per l'appunto ai "grandi".
E'
BOOM DEL FUMETTO (o grafic novel?) Passati i tempi, quei tempi grami,
quando si diceva metti via il fumetto, leggi il libro. Quante
infanzie di nascosto, libro sopra, fumetto sotto, a occultare alla
vigilanza adulta le segrete gioie procurate da eroi incompresi,
superata la soglia dell'età. Passati davvero da un bel pezzo, se si
sta a guardare ciò che succede oggi.
Siamo, sì, lo dobbiamo dire, siamo davvero
entrati nell'era del fumetto, in una nuova era. Non solo supereroi
che continuano per la loro intramontabile strada, ma storie di
bambini per bambini e "storie di eroi di tutti i giorni" (come le
definisce Anna Patrucco Bechi, nel bel servizio che compare sul
numero di Marzo 2011 della rivista Andersen).
Tante le iniziative che contribuiscono a confermare il fenomeno. In
modo particolare, il festival BilBolBul 2011, che ha
eletto a tema centrale della manifestazione
il "Fumetto per bambini",
promettendolo come appuntamento fisso delle prossime edizioni.
Durante e dopo il festival, a Bologna, numerosi spazi
cittadini ospitano fino a metà aprile, mostre, laboratori,
proiezioni, incontri con gli autori, rivolti a bambini e ragazzi, ma
anche alle loro famiglie. Tra le mostre in programma, i
Mumin, personaggi creati dall’autrice finlandese
Tove Jansson (della quale -da noi
amatissima- si consiglia anche l'intera saga narrativa dei Mumin,
pubblicata negli "Istrici" Salani),
Émile Bravo e l’esposizione collettiva
Canicola bambini..
Dilaga così tanto il fumetto da diventare tema centrale di un
romanzo, Lo spacciatore di fumetti di Domenico Baccalario.
Inserito, nella nuova elegante collana "Carta Bianca" di Einaudi
Ragazzi ("una nuova generazione di autori per una nuova generazione
di lettori"), Lo spacciatore di fumetti ambienta la sua
storia in una Ungheria alla vigilia del 1989, quando il Muro
non è ancora caduto, e il riscatto atteso da un gruppo di ragazzi
passa proprio attraverso quell'atto "eversivo" costituito dal
leggere i fumetti, stampa pericolosa e fuorviante, che si rifà a un
modello occidentale consumistico e corrotto. La lettura del fumetto
e la sua diffusione, in quel contesto, assumono, sorprendentemente,
il connotato emblematico di un gesto di ribellione contro il potere
costituito, che diventa lo strumento (lui, pensate, il fumetto,
proprio il fumetto!), attraverso il quale ci si prospetta di
conquistare la libertà.
LIBRI "TOON". Per portare i giovani lettori al piacere dei
fumetti e della lettura in generale, un progetto che nasce
dall'opera congiunta di Francoise Mouly e Art Spiegelman (Premio
Pulitzer per Maus) e si realizza in una collana, scritta e
disegnata da autori affermati per bambini dai quattro anni in su.
Mouly e Spiegelman recuperano le molte valenze insite nella
comunicazione immediata e intuitiva del fumetto costruendo o facendo
costruire, storie divertenti e accessibili. "Il vantaggio didattico
del fumetto è che i personaggi possono "recitare", ossia
accompagnare con la mimica le lettere astratte che si trovano nei
balloon» ebbe a dire Spiegelman presentando il progetto. Dopo il
successo che ha avuto in America, questo "fumetto per bambini" è
portato in Italia da Orecchio Acerbo: i primi volumetti, eleganti,
adatti a piccole mani, fumetti d'autore "grandi fumetti per piccoli
lettori" avviano la collana
Comics Orecchio Acerbo. I loro titoli:
Jack e la scatola di Art Spiegelman e Topolino si prepara
di Jeff Smith (autore del pluripremiato Bone che "Time" ha
definito "uno dei dieci romanzi a fumetti più grandi di tutti i
tempi"). Nel primo, un regalo di mamma e papà rivela tutta la
ricchezza creativa scatenata da un nuovo giocattolo. Ricorrendo al
gioco infantile di tradizione anglosassone, "Jack in the Box", e a
quello popolarissimo delle scatole cinesi, Spiegelman mette in scena
abilmente la storia di fantasia gioco e realtà sperimentata da tutti
i bambini del mondo quotidianamente. Il secondo, il fumetto di Jeff
Smith, s'appoggia a una doppia trovata: 1) Il topolino, o chi per
esso, al posto del bambino, che come il bambino agisce. E qui è
davvero un topolino, che sollecitato dalla mamma, si veste per
uscire ma fa tardi fantasticando di quel che farà quando finalmente
sarà pronto (godetevi, fumetto alla mano, la sequenza della
stupenda vestizione); 2) la mamma (ma bara?) butta all'aria la
finta (non sei bambino ma topo e i topi non hanno vestiti),
costringendo il piccino a una straordinaria quanto velocissima
svestizione. Cosa diranno i bambini? Per entrambi gli splendidi
volumetti si dovrà pensare a un approfondimento che li giri e li
rigiri per distillare il senso più pieno del loro messaggio (lo faremo!).
ROMANZI
DI FORTE
CONTENUTO SOCIALE E STRETTA ATTUALITÀ.
Quel NO, gridato dal romanzo di Paola Capriolo, opposto con
tanta convinzione narrativa alla negazione dei diritti dei neri
d'America, portato a "Bologna 2010", è uscito dalle pagine di Storia
per trovare vie attuali e convincenti alla sensibilizzazione dei
giovani, riguardo ai temi del razzismo. Con una buona riuscita: i
ragazzi si sono appassionati alla storia e al messaggio implicito
del racconto; il romanzo su Rosa Parks è stato giustamente premiato
più volte. Bologna dunque è propizia al lancio di libri belli e
istruttivi che parlino ai ragazzi delle storture umane e sociali che
hanno sotto gli occhi tutti i giorni, tanto da farci un'abitudine,
cattiva abitudine, che va subito stornata dall'orizzonte della loro
crescita. E l'editrice EL, vista la riuscita della sua scommessa
editoriale dello scorso anno, alla Fiera 2011, ci riprova. Ancora
con Paola Capriolo, e il romanzo Io come te;
schierando anche il poeta Piumini, con un "distico narrativo", Il
Coro Arlecchino. In entrambi i progetti, cronaca e storia,
ispirate alla nostra quotidianità, riescono a trascendere il dato
presente per affrontare riflessioni più ampie.
In Io come te, convergono con cruda evidenza molti
fatti di cronaca, la cui eco, rinfocolata dalla moltiplicazione, non
si spegne facilmente. Si tratta ancora di razzismo, di crudeltà
umana che assale il diverso. L'immigrato cingalese che vende rose
per mantenere la famiglia è in strada tutti i giorni, lo vediamo
tutti i giorni, s'affaccia al ristorante ed è cacciato via, a meno
che non sia irretito in un racket che lo sfrutta. La notte dorme su
una panchina, all'aperto. Vulnerabile, indifeso, finisce cosparso di
benzina e incendiato a opera di un branco, cui si è unito per
caso
un ragazzo, E mettiamo che il ragazzo si chiami Luca. Si chiama
proprio Luca. E' il protagonista di questa storia. Tormentato da quel
male cui non è riuscito a opporsi, Luca cerca disperatamente un
contatto con l'offeso. Ne nasce un'amicizia inattesa, in cui
"l'altro", l'ospite, il diverso, diventa maestro e occasione per
crescere. Ormai non c'è più un noi/loro ma un "io come te".
Il Coro Arlecchino (Einaudi Ragazzi/"Storie e Rime") si
compone di due romanzi brevi: Il canto di Micaela e La
voce di Sasha. Collegate per personaggi e trama in un'unica
struttura narrativa, le due vicende s'incentrano sulla storia di un
coro infantile multietnico. Il Coro Arlecchino "ha molte voci, molti
colori, molti cuori, vive, parla, pensa, ride, si appassiona, il
Coro Arlecchino sa quello che canta". Progettato da un'insegnante di
musica, con l'aiuto della figlia e di altre persone, il Coro vuole
riunire esperienze, musiche, canti e voci di vari luoghi del mondo.
Per realizzarlo, si dovranno trovare i bambini, interessarli
convincerli, avere una sede per fare le prove e trovare la forza di
opporsi a chi vede male il progetto. Ma la prova più
ardua sarà
vincere la solitudine, la malinconia, la diffidenza di una bambina
peruviana che dentro di sé ha molto silenzio e molti ricordi e una
potente canzone che chiede di erompere e anche di sciogliere quel
grumo di spavento terribile che si è formato nella gola e nel petto
del bambino albanese al suo approdo in Italia.
Dall'Italia alla Romania. Precisamente a Bucarest. Il romanzo La
banda del mondo di sotto di Paola Dalmasso (EDT-Giralangolo
edizioni) si inserisce nella vicenda reale dei ragazzini senza
famiglia scappati dagli orfanotrofi-galera, in cui erano finiti dopo
la caduta del regime. Costretti a vivere negli infiniti cunicoli che
corrono sotto la capitale romena, "i boskettari" sono
ormai noti al mondo, grazie al lavoro dell'artista di strada Miloud Oukili,
che con la sua associazione Parada lavora per salvarne il più
possibile da un destino di furti, droga e prostituzione. A un'opera
di informazione, sensibilizzazione sociale che guarda alla realtà e
interagisce con una storia di fantasia, mira il romanzo, che include
nella sua trama la verità del clown Miloud, coinvolto, questa volta,
nelle vesti di personaggio. Protagonista del romanzo è Ion che con
il suo cane abita uno dei canali sotterranei assieme alla banda di
Dimitru. Quando due amici scompaiono in circostanze misteriose,
l'avventura si fa intricata e spinge Ion fino al temibile palazzo di
Ceausescu, inanellando intrighi e misteri in una storia di amicizia
e riscatto.
ALBI ILLUSTRATI. Sono letture trasversali. Intrigano grandi e
bambini. Non necessariamente formato famiglia. Vanno oltre. Trovando
estimatori un po' dappertutto. Sono colti e divertenti, trattano storie lievi o problemi drammatici; è nella loro natura
raccontare per parole e immagini. Spesso, hanno sapore di fiaba e,
come la fiaba, hanno la loro morale.
Che le mamme abbiano buoni alleati nell’uomo nero e nel lupo delle
fiabe è cosa risaputa. Se ne servono per intimorire i loro piccini
quando non ne possono più e anche quando ne potrebbero ancora.
Succede di comportarsi così anche alla mamma di Paure di Mamma,
storia ironica, lieve. Ma succede alla fine. Perché questa mamma,
una mamma capretta, è così presa dal proprio perenne spavento da non
pensare subito al sollievo che potrebbe procurare a se stessa
spaventando i propri piccini. Il racconto che leggiamo attinge alla
tradizione delle fiabe e ritorna alla fiaba antica del lupo e dei
sette capretti, fino a imparentarsene. Tanto che Mamma Capra imputa
la sua irriducibile apprensione per la sorte quotidiana dei
figlioletti al trauma che le fu provocato dalla brutta faccenda
della cugina Tilda: pensate, era proprio lei la mamma dei sette
capretti della fiaba! Ma per una mamma perennemente in ansia,
se non è il pozzo, e se non sono né l’orso né il lupo, di sicuro, in
agguato, per attentare all'incolumità dei suoi pargoletti c’è un altro pericolo. Tanto vale portare con sé i capretti
al supermercato! E così Mamma Capra vi si recò in processione. La
conclusione della tribolata vicenda, si intuisce beffarda, ironica,
meritata (qual è), istradati sapientemente dal racconto di figure e
parole, realizzate in ogni pagina sfogliata, con ingegno e ironica
partecipazione, nel bell'albo scritto da Beatrice Masini, illustrato
Ali Reza Goldouzian e pubblicato da ArKa edizioni.
Tutt’uno con il suo
rocchetto, il sarto che non ha mai sentito un battito del suo cuore
(Cuore di sarto). Eccolo imbozzolato, "il senzacuore", nel
ritratto di copertina: vecchio, eppure crisalide; in gabbia, in un
atteggiamento che non tradisce tensione, nemmeno il sentimento forte
che precede una rottura definitiva. Personaggio costruito in
sintonia di disegni e parole, anche se una maggiore indulgenza è
concessa alla descrizione dei tratti immediatamente visibili,
soffusi di malinconia, foggiati in forme di buona scuola e felice
invenzione, il sarto dopo una vita china sull’ago a cucire eleganti
completi e sfarzosi vestiti per i nobili si rese conto di come in
nessuna sua opera avesse messo il cuore. Decise quindi di
provvedere. Nottetempo uscì dal palazzo con il bauletto che
conteneva gli strumenti del suo lavoro. E andò. Camminò per valli e
per monti, conobbe il dolore del prossimo e per il suo prossimo si
adoperò, sentendo finalmente come può battere un cuore. Allora
riprese dal suo baule l'ago e il filo, che pensava di aver
abbandonato per sempre, e cucì e riparò argini di fiumi, bocche di
vulcani e di cannoni, stelle luminose, aquiloni per bambini,
impedendo disperazione e dolore. Ma alla fine, ormai stanco
del lungo viaggio della sua vita, decise di non prendere ago e filo
per riparare il suo proprio cuore, perché “ci sono strappi che
neanche il miglior rammendo può sistemare”. Nella semplicità del
testo che guarda al modello della fiaba, nelle istantanee da natura
morta che segnano i passi significativi di ogni incontro, la
metafora di una verità sulla condizione umana. Cuore di sarto,
testo di Txabi Arnal, illustrazioni di Cecilia Vareda, è pubblicato
da Logos.
Sembra
di “sfogliare” un film del neorealismo. Pagine in bianco e nero in
movimento, interni poveri, campagna desolata, che contraddice la
didascalia (“era verde l’altura”), animali scontrosi,
inselvatichiti. Da casa se ne sono andati tutti, non c’è più
nessuno.
Riportata sulla pagina, una campagna tralasciata. Non per scarso
amore, per necessità. Come è successo per davvero, come succede per
davvero.
Il racconto, un po’ poesia, vive di parola scarna e del drammatico
perorare del disegno. In spazi lunghi, pagine di silenzio,
espressivamente svolte dall’immagine, partecipano una sgretolazione.
Della casa, di un mondo che perde consistenza, se ne va.
Ma prima della resa, di un annunciato cedimento, avverti, nel
narrare, una resistenza ad andare avanti, a proseguire. Che diventa
sussulto, nostalgia, desiderio di una storia che abbia corso ancora,
che rammenti cosa è stata, che c’è stata. Un poco ancora. Il ragazzo
arriva. Di spalle e di corsa. S’affaccia sospettoso? La voce che lo
dice, lo dice “Affranto, intontito, guardava intorno, come fosse,
così sembrava, uno che fuggiva”. Cerca un rifugio? un nascondiglio?
Che sia scappato? Che sia braccato? Che sia colpevole? O innocente?
Entra e non vede molto. Nel buio, sfarinato di poco bianco, un vetro
rotto fa arrivare una luce fioca. Qualche uccello vola via, un topo
scappa, il ragazzo si siede a terra. Si sdraia. Dorme. Che poiane,
fagiani, colombi e anche lucertole e scarafaggi e addirittura un
cane di passaggio arrivino curiosi a sorvegliarlo, lo racconta una
struggente storia di disegni. Ora è atteso il ragazzo dagli animali
della casa, custodi dell’assenza, compagni di una vicinanza ormai
dimenticata, un contratto antico che s’è perso, nell’illusione che
possa avere corso ancora. E non ne ha più.
Insieme, un grande poeta e uno straordinario autore di cinema
d’animazione intonano un canto struggente alla terra delle loro
origini. Goffredo Fofi, nella postfazione, ne argomenta.
Nino De Vita, Simone Massi, La casa sull’altura, un racconto in
versi di Nino De Vita illustrato da Simone Massi, Orecchio Acerbo
Il ROMANZO. Per ragazzi? Anche. La specificità della
destinazione si è indebolita e gioca su altri fronti. Nella stagione
appena passata, una notizia ha fatto rumore. Per la prima volta, un
romanzo per ragazzi (?), Bambini nel bosco di Beatrice
Masini, è stato finalista al Premio Strega 2010. Un libro non
facile, con molte chiavi di lettura, un'avventura di ragazzi
imperniata sulla memoria e sulla conservazione della memoria: il
libro e la lettura ne sono centrali. Un bel libro, che è risultato
vincitore nella consultazione annuale della rivista Liber, come
migliore libro dell'anno; l'autrice sarà premiata alla Fiera
mercoledì 30 marzo (ore 10,30, Sala Notturno, Centro Servizi,
Blocco D). La premiazione avrà luogo nel corso dell’incontro
“Strappi. Coltivare lettori crescere identità”, organizzato da
Equilibri per la presentazione dei due primi volumi della nuova
collana dedicata alla formazione dei lettori (Siamo quello che
leggiamo: crescere tra lettura e letteratura, di Aidan Chambers
e Perlaparola: bambini e ragazzi nelle stanze della poesia,
di Chiara Carminati).
Qualcosa dunque si muove. Ma si muove da tempo, raggiungendo
progressivamente traguardi degni di nota. Particolarmente ricca e
qualificata la proposta di Salani, che approda a Bologna con romanzi
di alto profilo e di sicuro interesse. Fra essi, La storia
di Mina di David Almond, che trasferisce in questo romanzo un
personaggio, Mina, già presente nella sua altra opera, Skellig,
nello
straordinario racconto che pone al suo
centro il sapore dell’amicizia, l’affacciarsi timido dell’amore, la
verità della vita e del sogno, l'ineluttabilità della morte. In Skellig, accanto al trepido
protagonista, si schiera una indimenticabile bambina, si chiama Mina e sbalordisce il suo
tenero amico con inesauribile fantasia e sorprendente sapere,
equamente ripartito fra la poesia di William Blake e la scienza
di Darwin.
Abbiamo incontrato frequentemente Darwin, ultimamente, nei romanzi
Salani. Oltre alla sapienza di Mina, in materia, vogliamo ricordare
un vero capolavoro di Philippa Pearce, Il piccolo gentiluomo,
ancora una volta un romanzo che mette in scena scambi di amicizia di
scienza e di poesia, nella fattispecie, fra una bambina e un essere
piccolo e diverso, una talpa, un animale parlante che da attento
"ascoltatore" dei libri di Darwin esige dalla sua piccola amica un
rapporto alla pari: "da mammifero a mammifero".
Ci ha dunque colpito un nuovo "incrocio" con Darwin e con gli
straordinari seguaci delle sue teorie, una nipote e suo nonno, nel
romanzo d'esordio di Jacqueline Kelly, L’evoluzione di Calpurnia.
La storia si svolge nell’ultimo anno dell’Ottocento, nella campagna
del Texas del sud: una grande fattoria, una grande casa, una grande
famiglia, una piantagione di cotone, immersa in una natura ricca di
piante, animali, percorsa da un fiume. Un laboratorio naturale per
nonno e nipote, entrambi catturati dalla curiosità suscitata da “ la
crosta terrestre [che ] è un grande museo”, parola del signor Darwin
(ancora proibita ma scritta), riscontrabile nel suo trattato assieme
a molte altre “scoperte”, una delle quali dice proprio così:
“Le leggi che governano l’eredità sono per la massima parte
sconosciute; nessuno può dire perché… certi caratteri del nonno
riappaiano in un discendente…”. E per Calpurnia fu
proprio così.
Una nuova Jo March nacque quell’estate. Una piccola donna
consapevole della propria consapevolezza, una piccola donna turbata
dalle proprie inclinazioni, non così in regola con le regole dei
tempi e i mestieri delle donne: la cuoca di famiglia, o la maestra
di scuola e la telefonista dell’unico telefono al posto pubblico
appena inaugurato. Donne diverse dalla mamma, collocata nel vero e
più pieno ruolo della donna: moglie, madre, signora della casa. A
questo modello tendono in famiglia: è così che vogliono Callie. Il
nonno offre alla bambina un’altra storia, sapendo di poter contare
su quelle affinità già riscontrate nelle teorie del signor Darwin. E
anche su qualche altra qualità della nipotina.
L’epoca che ambienta la storia di Calpurnia è epoca di passaggio. In
"evoluzione". Dall’infanzia all’adolescenza, da un secolo all’altro,
da una concezione della vita basata su mere credenze a un’altra che
guarda alle scoperte della scienza. Si è su un crinale, che separa
il passato da un’entrata nella modernità. Il Novecento diventa il
futuro. L’atmosfera evocata è precisamente d’attesa: la trama del
racconto ne fa percepire i segni: nella natura, negli uomini, negli
accadimenti e soprattutto nelle aspirazioni e nei comportamenti,
diventati emblematici, di nonno e nipote.
Da tempo non si leggeva un romanzo così. Grande romanzo, splendido
romanzo, questo che ci arriva dall’America, giocato di rimandi e
metafore, incentrato su fatti quotidiani, minuzie, ritratti,
recuperati alla cognizione del proprio tempo in transito; racconto
di ampio respiro, di vite vissute in sintonia con la natura e di
superamento della natura, sorretto da ragionamenti forti, dialoghi
profondi, naturalmente incline a un linguaggio alto, lievitante
ironia e leggerezza, modulato nei temi e nei modi di una scrittura
bella e significativa. A conforto immediato di chi legge e a sicura
permanenza nella storia della letteratura. (dalla recensione di
Rosella Picech in Libri in rassegna, Sfoglialibro, Marzo 2011)
COMPLEANNI. PERSONAGGI, CASE EDITRICI, RIVISTE, BIBLIOTECHE IN
FESTA
130 anni di PINOCCHIO.
Storia di un burattino apparve a puntate nel luglio 1881 sul
Giornale dei bambini. Arrivato al capitolo XV, Collodi
avrebbe deciso di chiudere la storia, proprio sulla scena di
Pinocchio impiccato dagli assassini. Ma tante indignate e vibranti
furono le proteste dei bambini che Collodi fu costretto a
proseguire.
Nella ricorrenza dei 130 anni dalla nascita di Pinocchio,
l'editore Giunti pubblica un audiolibro
letto da uno straordinario Paolo Poli in un cofanetto che contiene il
libro con le illustrazioni originali di Enrico Mazzanti (Firenze,
1850 -1910- ingegnere e disegnatore italiano, illustratore della
prima edizione in volume di Pinocchio).
Anche Logos edizioni esce, per la ricorrenza con un suo Pinocchio:
libro + dvd di animazione. Il classico di Collodi interpretato da Gianluigi Toccafondo
si fregia di 25 tavole, che riprendono i momenti fondamentali della
storia e un dvd di animazione, che in pochi minuti racconta le
vicende del famoso burattino interpretate dallo stile sognante e in
perenne metamorfosi dell'autore. Gianluigi Toccafondo è artista
apprezzato, autore di cortometraggi, spot pubblicitari e sigle per
trasmissioni televisive. E' inoltre autore di disegni per il teatro
e i suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre.
ORECCHIO ACERBO editore - Dieci anni, cento titoli.
29 marzo 2011 | ore 11-13 | Centro Servizi | Sala Ouverture.
Orecchio acerbo festeggia con i suoi autori ( "passato remoto,
presente immediato e futuro, ma solo prossimo"). Elio Pecora e Beppe
Giacobbe raccontano Un cane in viaggio, Fabrizio Silei e
Maurizio A. C. Quarello anticipano L’autobus di Rosa, Spider
presenta l’aeroplano con cui Lola arriverà in libreria. Intervengono
anche Roberto Denti, Giovanni Lauritano (lo scoop della Fiera) e due
amici di sempre: Mara Cerri e Fabian Negrin.
E ancora: "breve storia di orecchio acerbo in dieci battute",
interpretata da Fausta Orecchio e Simone Tonucci, editori,
rispettivamente nei ruoli di Fortunatamente e Sfortunatamente.
Infine, estrazione della lotteria, un bicchiere di vino e un regalo
davvero speciale per tutti partecipanti. Una stampa da L'autobus
di Rosa numerata in 60 copie e autografata da Maurizio A. C.
Quarello.
29 marzo 2011 | ore 15.30 | Caffè Autori | Connecting Lobby
Pad. 29/30. "Fare fumetti per bambini" - intervengono: Giovanna
Zoboli, Topipittori, Fausta Orecchio, Orecchio Acerbo, Sergio Rossi,
Black Velvet-Giunti, Frédéric Lavabre, Sarbacane, modera: Liliana
Cupido, Hamelin Associazione Culturale.
Dedicano i libri, allo stand, Mara Cerri martedì 29 dalle 14 alle
15; Beppe Giacobbe martedì 29 dalle 15 alle 16; Maurizio A. C.
Quarello martedì 29 dalle 16 alle 17.
Orecchio Acerbo è in Fiera al Padiglione 26 Stand B/25
ANDERSEN compie 30 anni. La rivista diretta da Barbara
Shiaffino si presenta a Bologna con nuova veste grafica, per
festeggiare i 30 anni; i festeggiamenti proseguiranno a Genova, in
occasione del Premio. Questi gli appuntamenti: lunedì 28
marzo - ore 13.00 - Caffè Illustratori. SGUARDI E TRAGUARDI: i
libri finalisti della XXX edizione del "Premio Andersen - il mondo
dell'infanzia". Uno sguardo alla migliore produzione editoriale per
ragazzi dell'anno e un' anticipazione sulle iniziative che si
terranno a Genova nel mese di maggio per festeggiare i 30 anni di
Andersen. Durante l'incontro saranno annunciati i libri finalisti
della XXX edizione del "Premio Andersen - Il mondo dell'infanzia", I
vincitori verranno resi noti in prossimità della premiazione che si
svolgerà sabato 21 maggio al Museo Luzzati nel Porto Antico
di Genova. Info in Fiera a Bologna: ANDERSEN - Pad. 26 - A/58
Info generali: rivista ANDERSEN - tel. 010.2510829 - www.andersen.it
- www.premioandersen.it
martedì 29 marzo - ore 16.30 - Sala Vivace. COME SI RACCONTA
LA GUERRA AI RAGAZZI? Presentazione del libro di Walter Fochesato
"Raccontare la guerra. Libri per bambini e ragazzi" (Interlinea,
2011). Il saggio offre un'ampia ricostruzione di come ci si sia
accostati al tema, partendo dalla conclusione del processo
risorgimentale per arrivare ai giorni nostri. Intervengono,
insieme all'autore, Pino Boero, Roberto Cicala, Roberto Denti,
Antonio Faeti, Barbara Schiaffino. Incontro a cura della rivista
ANDERSEN e Interlinea edizioni.
Info in Fiera a Bologna: ANDERSEN - Pad. 26 - A/58
Info generali: INTERLINEA - tel. 0321 612571- www.interlinea.com
LA BIBLIOTECA DE AMICIS compie 40 anni. La Biblioteca
Internazionale Edmondo De Amicis torna alla Fiera del Libro per
Ragazzi di Bologna presso il Padiglione 25 stand B 23, in un anno
importante: quello del quarantesimo anniversario dalla sua
fondazione, avvenuta nel maggio del 1971, nonché in coincidenza con
l’ottantesimo compleanno del suo fondatore e direttore storico
Marino Cassini. Proprio alla sua figura di bibliotecario di
eccellenza specializzato del settore e di precursore di idee
fortemente innovative va il merito principale del ruolo di
primo piano, sostenuto a tutt'oggi dalla De Amicis, nel campo della
promozione della lettura dei ragazzi.
La De Amicis festeggia l' anniversario con l’uscita di un numero
speciale della rivista “LG Argomenti”, dedicato in particolare alle
origini dell'"avventura", arricchito per questo mese dagli
interventi di Fernando Rotondo, Romano Vecchiet, Angelo Nobile,
Giorgio Bini, Lucetta Frisa, Benito Poggio e Francesco Langella.
INCONTRI RAVVICINATI... CON LA LETTERATURA GIOVANILE, il programma
delle attività allo stand della biblioteca De Amicis: mercoledì
30 marzo, ore 11.30: presentazione del libro edito da Erga
Edo: sfida alla“De Amicis”, di Marino Cassini con illustrazioni
di Lucrezia Giarratana. Con la presenza dell’autore e
dell’illustratrice;- mercoledì 30 marzo, ore 15: animazione
“Ti racconto una storia illustrata” a cura del Museo Luzzati di
Genova;- giovedì 31 marzo, ore 15: presentazione dello
Stuzzicalibro 2010-2011 (selezione di libri per ragazzi), promosso
annualmente dal Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di
Genova, a cura di Donatella Curletto.
Contatti: tel. 010 252237 - deamiciseventi@comune.genova.it
3291277165
*Altre
considerazioni e aggiornamenti
durante la Fiera e dopo.