ALLA
RICERCA DEL PALLONE PERDUTO
Siamo nel 2030. Sono vent’anni che al calcio non si gioca
più. Messo al bando, illegale. Corruzione e violenza hanno
decretato la sua fine.
Alla ricerca del pallone perduto, approfittando del
ventennale, un giornalista vuole scriverne la storia sul suo
giornale e va alla ricerca delle voci, delle testimonianze
che lo aiutino a costruire un reportage.
Ne nasce un romanzo che alterna la fiction al documento.
Incontri del giornalista con personaggi scaturiti dall’immaginazione
(l’archivista che lo introduce alle cronache dell’epoca, un
ragazzino che non ha ricordi di quel tempo ma una strana
nostalgia nelle sue corde: ama il calcio al quale non può
giocare) e incontri dell'autore con personaggi della realtà più vera
che, intervistati, fanno un salto nella cronaca romanzesca:
per esempio Darwin Pastorin, Fabio Cannavaro e Javier
Zanetti.
Il proposito del libro di raccontare una “storia avvincente
per ritrovare il cuore di questo sport: l’impegno sportivo e
la lealtà agonistica” si coniuga con l’intento di informare
il lettore, attraverso un percorso bibliografico documentatissimo: brevi recensioni di libri d’autore che
trattano del gioco del pallone (fra altri: Il mestiere
del calciatore di Gianni Brera, Ode a Manè. Quando
Garrincha parlava ai passeri di Darwin Pastorin, Un
piccolo pezzo di terra di Elizabeth Laird, La
compagnia dei Celestini di Stefano Benni, Febbre a 40
gradi di Nick Hornby, Splendori e miserie del gioco
del calcio di Eduardo Galeano, Il centravanti è stato
assassinato verso sera di Manuel Vasquez Montalban) e un glossario
del calcio in tante lingue.
L’autore, Carlo Carzan, si ritiene un “Ludomastro”: per
lavoro gioca, scrive, legge. Nel 2008, ha vinto il Ludo
Award per il miglior libro a tema sul gioco con Il Calcio
con le Dita e nel 2009, con la sua associazione Così per
Gioco, ha vinto il premio Andersen nella categoria «protagonisti della
promozione della cultura e della lettura».
Carlo Carzan, Ti ricordi il calcio?, Sinnos Editrice, 2010,
p.76, € 12