LEI
Vivian Maier di Cinzia Ghigliano, Orecchio acerbo, 2016, 32
p., € 15,00 (“dai 9 anni in su”).
Il libro sarà presentato alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna
2016.
I
disegni originali saranno in mostra –Disegnare
con la luce-
alla libreria Giannino Stoppani, via Rizzoli 1, fino all’8 maggio,
con inaugurazione giovedì 7 alle 19.
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Ce la consegnano così, le sue stesse fotografie.
Occhi abbassati, che non guardano attorno ma dentro. Attraverso una
macchina fotografica.
E puntano soprattutto al particolare. Scarpe, gambe, scorci.
O divagano. Sulle strade, tante strade, improvviso l’esterno di una
piazza, segreto l’interno di una stanza. Volti, molti volti, il suo,
quello di Vivian, moltiplicato da uno specchio, altri, anonimi,
lontani e ravvicinati, con i giochi abili della manovra che produce
un click, includendo spesso l’allungarsi di un’ombra, l’ombra
dell’artefice. La sua firma. Sono qui, sempre qui.
La storia di Vivian Maier (New York 1926 – Chicago 2009) storia vera
di una bambinaia per necessità e fotografa per intima convinzione,
da quando è risorta dall’oblio, rivelando l’arte e la vita vissuta
nell’intimo godimento di uno scatto quotidiano della donna, ha
contagiato di viva emozione il mondo. Mostre, libri, prossimamente
un film, su quella vita schiva, probabilmente ignara del grande
talento celato nel suo sguardo.
E ora, questo bell’albo illustrato, Lei Vivian Maier,
di Cinzia Ghigliano per Orecchio acerbo.
Confronti d’arte, rapporti che intercorrono tra i molti generi di
rappresentazione, punti di vista, mezzi utilizzati.
La fotografia, il disegno.
Partendo dall’una come arrivi all’altro.
Ci deve essere stato anche questo rovello nella scelta dell’autrice,
che alla macchina fotografica si ispira, capovolgendola in
espediente narrativo. Un io narrante così intimo, lei Vivian e la
macchina fotografica che la racconta, da essere tutt’uno. Io lo so
com’era. Io c’ero e “ho visto, di ogni scatto, l’attimo prima e
l’attimo dopo”.
Bianco e nero, a tratti virato al seppia, grigi decisi, piccole
pennellate di rosa su gote di bambini, sfumature di biondo nei
capelli, ritocchi dello stesso colore nelle chiome di alberi
autunnali, atmosfere d’antan evocative dei passaggi del tempo, nei
bei disegni di piglio sicuro di Cinzia Ghigliano, che della
fotografia hanno ricordi lontani.
La storia di Vivian trascorre nel racconto dell'albo illustrato
attraverso istantanee propizie a rammentare una vita che mai si
separò dai suoi scatti.
Un testo breve incisivo e poetico, quasi una originale didascalia,
ritma i passaggi del racconto nelle immagini disegnate, che al
documento della fotografia si ispirano, allontanandosene con
decisione per affermare la propria autonomia espressiva.
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Marzo 2016)
Una
pagina di Alicenelpaesedeibambini.it dedicata a
Cinzia Ghigliano