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Quando la magia diventa realtà
Il segreto di Houdini di
Brian Selznick, Mondadori

Nell’infanzia  del piccolo protagonista di questo primo racconto di Brian Selznick  si fa largo un favoloso mondo di magie.
Nel tema adottato, s’avverte una qual certa proiezione autobiografica, quella  propensione dell’autore ad inseguire l’incanto delle “meraviglie”, ovunque si manifesti,  nella realtà e nell’inganno, come confermeranno le opere successive.

Da questa attitudine forse può discendere anche l’idea guida di una narrazione che intreccia la parola scritta all’immagine disegnata, cifra stilistica dell’autore,  che muove i primi passi in questo racconto, suggerito da una prova scolastica, e sostenuto dall’esperienza di lavoro che Selznick  ebbe in una casa editrice di libri per ragazzi, come lui stesso riferisce in una nota.
In definitiva, Il Segreto di Houdini  allude all’ “infanzia” di quel talento che, realizzandosi,  renderà noto in tutto il mondo l’autore della Straordinaria invenzione di Hugo Cabret  e della Stanza delle meraviglie.

Il segreto di Houdini, opera prima, che fiorisce nella freschezza di una scrittura semplice e accurata non priva di senso dell’umorismo, accompagnata dalla comparsa frequente dei disegni a carboncino, tipici dell’autore, più che altro ritratti, non ancora connaturati a parità di testo con la narrazione, racconta della passione di un bambino per le mirabolanti imprese di Houdini.

Houdini è un personaggio realmente vissuto. Dall’Ungheria di fine Ottocento emigrò in America diventando il più grande illusionista di tutti i tempi. Victor è un bambino. Di fantasia? Fino a un certo punto. Nella puntuale ricostruzione che Selznick fa della genesi di questo racconto indica precisi elementi di realtà che convergono alla costruzione del suo personaggio fino a conferirgli, nei bei disegni a carboncino, la fisionomia di un bambino vero, tratta da una fotografia.

L’infanzia di Victor, costellata dai tentativi mai riusciti di imitare le magie del suo modello, a un certo punto dello sviluppo della trama sembra trovare la chiave di volta a quei problemi. Victor incontra Houdini che gli promette un appuntamento.
I due non si vedranno. Circostanze drammatiche diranno il perché. Ma una valigia trasmessa al ragazzo, quasi un’investitura di successione da parte del maestro, dovrà aspettare del tempo, circostanze inspiegabili se non misteriose, per rivelare a Victor quando “la magia diventa realtà”.


(di Rosella Picech, da LiBeR n.104)

 

   

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
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