romanzi a fumetti

Mark Twain, Huck Finn e Mattotti

Le avventure di Huckleberry Finn
in un fumetto di Mattotti. In libreria, per Orecchio Acerbo e Coconino Press, un albo a colori, un fumetto disegnato da Lorenzo Mattotti, con testi di Antonio Tettamanti, tratto dal romanzo di Mark Twain.

"La prima volta" di Huck Finn accadde dopo molto tempo. Mark Twain, per dare alle stampe il suo romanzo, attese diversi  anni.  Ne cominciò la stesura subito dopo Tom Sawyer, uscito nel 1876, e lo pubblicò, a Londra, la prima volta, solo nel 1884. Il testo di quella prima edizione fu revisionato parzialmente da Mark Twain, che lasciò completare ad altri la lettura finale delle bozze per una nuova pubblicazione. L'anno successivo, 1885, Le avventure di Huckleberry Finn uscì presso l'editore americano dell'autore.

Anche la sua, la storia di Mattotti con Huck Finn è stata una storia lunga. Una prima edizione in bianco e nero, trent'anni fa, e poi questa rinascita.
Nuova veste per un fumetto a colori. "Backstage" in una postfazione del volume: genesi dell'opera, disegni di preparazione esemplari e magnifici, confidenze, un po' di autobiografia (perché Huck Finn, suggestioni infantili, esperienze adolescenziali di altro fiume, altre bande, altri miti).
La storia del ragazzo d'America, che segnò il nuovo corso della letteratura del suo Paese, raccontata come è stata raccontata da Mark Twain, confluisce a grandi linee nella versione di Mattotti - Tettamanti. Lo esige il mezzo scelto di rappresentazione disegnata.
"I luoghi" della storia nel fumetto diventano necessariamente emblematici, ricalcando "le figure" opposte e distintive che metaforicamente sottendono la narrazione nel romanzo. Il bianco e il nero, il ragazzo e l'adulto, la libertà e la costrizione, il fiume e la terraferma...
Il racconto diventa elettivamente il racconto di paesaggi naturali e umani, scene vividamente accessibili, in cui si immergono i due fuggiaschi, Huck, il ragazzo bianco in fuga da un padre violento e dai lacci della "civiltà", Jim, l'adulto nero, in fuga dalla schiavitù.
La prima persona del racconto di Twain (parola sempre di Huck, parola di parlato, fresca, immediata, non saputa di regole grammaticali, un po' raccolta per strada) nel fumetto si stempera nel dialogo, che non ha variazione di accenti, e si attiene a quell'unica regola (parola di parlato, fresca, immediata, non saputa di regole grammaticali, un po' raccolta per strada).

Nel Huck Finn di Mattotti è il disegno che domina e imprime il carattere ai luoghi e ai personaggi.
Se Tettamanti trova il modo di ribadire il senso del dettato di Mark Twain (Huck Finn libero come il fiume, creatura della realtà,  lontana dal mondo fantastico e bugiardo di Tom Sawyer, Huck Finn, "il bianco", un diverso, come il suo amico Jim, "il negro", riottosi entrambi, avversi alla catena...), Mattotti se ne lascia affascinare, trasportando Huck Finn dalle acque del Mississipi alle rive del Po delle sue vacanze d'infanzia, ai miti della sua adolescenza, avvicinandolo alle canzoni di Bob Dylan,  all'immaginario cinematografico di Leone, facendolo suo, in compagnia di altre "canaglie" letterarie, fra le quali, la stella di Huck sembra rifulgere di una luce in più.
E tutto nel giro di quattro quadri per pagina, racconto lineare, classico nella sua sequenza, sorprendente il tratto, che curva nel segno della genialità il bianco, il nero, il colore. Di volti e paesaggi, silenzi e fragori, spari e metafisiche nebbie, zattere, battelli, città e villaggi intravisti agognati perduti, balordi e banditi, clown e cialtroni... in attesa del ritornello finale ".... Rollin', rollin', rollin' on the river ..." dei Creedence Clearwater Revival.

Da far venire la voglia di andare a leggere o rileggere l'originale che gli ha suggerito (a lui, Mattotti)  questa splendida storia di Huck.

Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954), fumettista e illustratore italiano di fama internazionale, insignito di numerosi prestigiosissimi premi, è autore di libri, fumetti, manifesti; collabora con le più importanti riviste internazionali.
Ricercatore instancabile, curioso sperimentatore, si è cimentato anche nel film d'animazione.
Il Web abbonda di sue circostanziatissime biografie.



(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Novembre 2012)
 

 

 

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