Beatrice Masini

A Pescare Pensieri


Illustrazioni di Lucia Salemi





Beatrice Masini scrive togliendo ogni censura al bisogno del bambino
di essere creatore del suo mondo.
Gli mette accanto un nonno che gli spiana la strada
e gli apre un sentiero fiorito di lecca lecca, che conduce
dritto nel paese dei bambini.
Sulla pagina, il dialogo fra il bambino e il nonno è fatto di parole vere,
di parole semplici che sanno di pulito e di poesia.
Ogni parola al suo posto giusto, quel posto e nessun altro posto.
 



Come fanno i bambini. Come fanno i nonni. Che cosa dicono i bambini. Che cosa dicono i nonni. Parlano fra loro. E pescano pensieri.

A pescare pensieri pensano tutti i giorni il nonno e il nipotino. Di sera, quando c’è la luna e brillano le stelle, il firmamento che vedono per loro non ha più misteri. Il sole è andato a far la nanna rotolando piano nel suo letto, la luna gli racconta la storia della buonanotte, le stelle sono bambini che attendono di essere chiamati sulla terra da una mamma e da un papà.
Dialoghi fra un bambino e un nonno. Rinominare il mondo, dargli un corso nuovo. Di gioco, di intimità, di fantasia. Di senso.
Le parole che si dicono il bambino e il nonno sono parole belle. Sono parole che toccano il cielo, la terra del giardino, i gelati, una nonna che non li mangerà, mele e semi di mela che piantati faranno nuove mele, voli di nuvole, d’api, di aerei, di rondini, di palloncini. Anche il bambino da grande volerà su un razzo per andare in cerca di pianeti.
Vanno nonno e nipotino a fare cose. Sarebbe bello, una volta tanto, andare a pescare pesci? e prendere farfalle nel retino? Il nonno dice che i pesci sono felici di nuotare dentro l’acqua e le farfalle di volare libere nell’aria. Meglio andare a pesca di pensieri. Così come fanno loro.
Accanto al cielo da scrutare, alle cose da mangiare, alle cose da pescare, alle cose che volano, ci sono anche le cose magiche, per esempio un sasso del giardino. Il bambino corre, il bambino inciampa in quel sasso, il bambino si fa male. Ma solo un po’. Il nonno lo consola come sa fare lui. Con tenera ironia, inventando un’altra volta un’altra storia. Che dà scopo a quel piccolo dolore, lo motiva, lo nobilita. Lo rende addirittura fatale e misterioso. Il nonno dà intenzionalità a un evento (la caduta) che diventa evento eccezionale (il sasso era lì che t’aspettava). E così trasmette al nipotino l’idea che una cosa brutta possa trasformarsi in una cosa bella. Il sasso diventa talismano, diventa lampada, che se strofinata farà tornare a nuovo i giochi di quel giorno andato via, i discorsi col nonno sui bambini nelle stelle e i bambini nelle nuvole, i gelati che loro hanno mangiato e la nonna no, gli aerei che volano e non hanno preso, i razzi che volano e prenderanno. Gli ultimi pensieri volano all’uccellino salvato.

Beatrice Masini scrive togliendo ogni censura al bisogno del bambino di essere creatore del suo mondo. Gli mette accanto un nonno che gli spiana la strada e gli apre un sentiero fiorito di lecca lecca, che conduce dritto nel paese dei bambini, dove si allestiscono fra pensieri e giochi i preparativi per entrare a poco a poco nella vita.
Sulla pagina, il dialogo fra il bambino e il nonno è fatto di parole vere, di parole semplici che sanno di pulito e di poesia. Ogni parola al suo posto giusto, quel posto e nessun altro posto.
Lucia Salemi, una brava illustratrice, si inserisce nel discorso di Masini e mette la sua parola di disegno nel racconto. Che è lì per essere indovinata dal bambino. Per esempio, fra le parole scritte ci dovrebbe essere anche la parola fiume, che invece di comparire scritta compare disegnata. E così come fiume, anche cappello palloncino, lecca lecca... per chiedere un po' di partecipazione, un po' di corrispondenza, (oggi si dice anche interattività), che portano quasi senza parere a imparare a scrivere, a imparare a leggere.
Poi ci sono le tavole illustrate (sempre sue, di Lucia Salemi) piene di inventiva e di colore, che non competono con la parola scritta, ma la guardano mettendosi al suo fianco.
A pescare pensieri sarebbe stato bellissimo tutto di parole. E’ lo stesso bello con i disegni che ogni tanto le sostituiscono.
(recensione di Rosella Picech, da Sfoglialibro, Dicembre 2003).
 
Beatrice Masini, A pescare pensieri, illustrazioni di Lucia Salemi, Einaudi Ragazzi (collana: Lo Scaffale d’oro), 2003, p.98, € 13,00 (la copertina riprodotta sopra). Dai 5 anni

Ma anche in un' altra edizione:
Beatrice Masini, A pescare pensieri, illustrazioni di Lucia Salemi, Einaudi Ragazzi (Collana: Storie e rime), 2005, p.96, € 8,00 (dai 5 anni).
                                           

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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