Nick
Denchfield, Il diario di un cacciatore di mostri, illustrato
da Adam Stower, Ape Junior ("Libri animati"), 2008, p.16, €
22,50
Il
diario segreto di Gideon Potts, esploratore e cacciatore di mostri è dedicato pomposamente a
Sua Maestà, e consegnato alla storia e alla gloria della nazione,
fin dalla prima pagina che inaugura questo volume. Annunciandolo già
da subito ricco di sorprese esilaranti e concrete (pop-up), depositario di
segreti svelati a metà.
Parodia dell’esploratore, che viaggia per strade già conosciute
(della storia e delle letteratura), Gideon Potts, con il suo giro
del mondo alla ricerca di mostri, diventa il pretesto narrativo che
infila il lettore dritto dritto in un lunapark di divertenti
meraviglie di carta.
Loro sì tutte da scoprire.
Dalle carte d’epoca (lettere, mappe, ritratti, da
aprire svolgere e sollevare, mediante flap buste linguette), che
documentano l’impresa straordinaria, immaginata in un Regno Unito
che scomoda Re Giorgio V nei primi anni del secolo scorso, a un
vero e proprio catalogo di mostri, selezionati e classificati, con
scrupolo e senso fantastico dell’umorismo.
Mostri da ridere, che saltano su, grazie a ingegnosi pop-up, per
generare infantili spaventi. Il loro nome? Anch’esso è da ridere:
Ulla Ba Blu, Comodone Infingardo, Ponfo Mesto, Moscio Colamoccio...
e via di questo passo.
Fino all’ultima mostruosissima scoperta, che conclude
fatalmente il catalogo. Il "Rompicapo Reale" facendo "pop-up" salta
su, rivelando la sua terribile identità: ha testa e corpo di leone e ali d’aquila.
Ma non soddisfatto di tali rimarcabili doti, lì per lì dimostra di
essere anche inventore di “un curioso rompicapo chiamato Su-Do-Ku”.
Meno difficile comunque da risolvere della misteriosa scomparsa dell'ardito
esploratore.
Esplorare, indagare, ridere; leggere e giocare con questo
divertentissimo libro pop-up.