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Una mamma di Bologna
Mi
chiamo Antonella e sono una mamma di Bologna. Mi è sempre piaciuto
leggere e di conseguenza mi piacciono i siti dedicati alla lettura e alla
conoscenza di nuovi libri, meglio ancora se sono per bambini. I miei due
bambini sono ancora piccoli: il primo ha quasi 2 anni e il secondo appena
8 mesi. Secondo lei, quali sono i libri più adatti per un bambino di due
anni?
Cappuccetto Rosso si attarda nel bosco, e (come si chiama il suo bambino?) chiamiamolo Giovanni, avvertito del pericolo che corre la bambina, magari vuol salvarla, vuole intervenire in quella storia per deviarne il corso… E allora, la mamma dice al suo Giovanni, (cosa direbbe lei Antonella se facesse parte del caso ipotizzato?) forse direbbe che Giovanni non può entrare nella vicenda di Cappuccetto Rosso, che è inevitabile che ciò che sta scritto debba realizzarsi proprio in quel modo lì. Ma Giovanni ( vista l’età del suo bambino), i piedi non li ha ancora poggiati bene in terra. Pensa che basta volere per potere. E allora perché impedirgli il gioco? Abbia coraggio, Antonella, lo faccia questo gioco con il suo bambino, e poi riprenda il punto di partenza della storia, e la porti a confronto con la storia nuova. Nel corso “dell’esperimento”, lasci spazio a Giovanni, alla sua fantasia. E poi lo riconduca alla realtà del libro. Il libro diventa così fine e mezzo. Le pagine come stimolo alla creatività, alla divergenza dalle cose date, alla possibilità di un altro pensiero, di un’altra realtà, tenendo conto del limite già stabilito da quella verità: il libro di Cappuccetto Rosso c’è e va considerato, di per sé, nella propria entità. Le sembra allora esagerato definire questo “gioco” come primo esercizio di ragionamento? Esercizio di implicazioni multiple, intellettuali, affettive, emotive? Per di più, lasciando morbida la briglia, chissà come emergerebbero fantasie rivelatrici sui pensieri che passano nella testa di Giovanni, anche sulle sue paure, le sue preoccupazioni, a tutto vantaggio di un comportamento familiare che ne tenga conto, e di una relazione, la sua e quella del bambino, che s’arricchisce di emozioni e di esperienza. Vista
la piega del discorso, mi sembra proprio adatto dedicare a lei e al suo
bambino questo libro.
E’ un pinguino, sapientemente sagomato dai pennelli di Mary Murphy, che fa la parte del bambino. Che gioca, e la scatola grande di cartone diventa casa, diventa barca; una giornata da nuvolosa all’improvviso diventa soleggiata, tanto da permettere al pinguino rincorse d’aquiloni su in collina, con mamma e pulcino-fratellino. Si volta pagina, e l’acqua per il freddo diventa ghiaccio, e il ghiaccio per il caldo diventa acqua. Anche il nostro pinguino cambia, sta crescendo, la mamma è costretta a mettere sul muro una tacca più alta. E poi, si possono cambiare, così il libro mostra e dice, il colore della casa, l’opinione, il personaggio di cui si sono appena indossati i panni da pirata, gli umori, il giorno che si fa notte, il buio che si fa luce….Solamente, nel trionfo dell’ultima doppia pagina, rosso d’amore lo sfondo, avvolgente l’abbraccio di mamma, ci si accorge che “alcune cose cambiano e altre restano sempre uguali”. Più in generale, mamma di Bologna, per sapere quali libri siano adatti per chi ha due anni, vada in libreria, in biblioteca, passi in rassegna gli scaffali, prenda i libri, li apra, li consideri. Ci sono collane bellissime, con indicazioni precise di destinazione, uso, finalità dei libri che raccolgono; s’intitolano, per esempio, in modo allusivo “Leggere le figure” (Mondadori). Ma siccome ogni bambino è diverso dall’altro, anche se di pari età, è solo conoscendolo, sperimentando con lui i suoi gusti, le sue propensioni, che salterà fuori una prima volta il libro giusto, al quale, con sapienza e pazienza di mamma, papà…, se ne aggiungeranno di sicuro tanti altri. P.S. Per il piccolino, il suo bambino di otto mesi, veda le indicazioni date in questa stessa rubrica nella lettera “Desiderio di nonna”. |
ALICE
NEL PAESE DEI BAMBINI tutti
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