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...... la posta del Cappellaio Matto
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Lo sconcerto del prof

Insegno Diritto ed Economia in un Istituto tecnico. Con gli studenti, nell'insegnamento della mia disciplina mi trovo continuamente (e lo sento dire anche da colleghi di altre discipline) alle prese con problemi, come si dice, "a monte". Problemi di alfabetizzazione elementare; di capacità di fare una sintesi, o un semplice riassunto, senza limitarsi a copiare dei brani qua e là; di competenza bibliografica, nel senso di saper usare le risorse di una biblioteca, o più semplicemente di saper usare un libro con i suoi apparati (indici, note, bibliografia).
Anche da amici che insegnano all'Università sento di problemi simili. In questi casi si usa tirare in ballo, giustamente, la scuola di base, la famiglia, la TV. Ma mi chiedo, e le chiedo: che cosa leggono, per conto loro, questi ragazzi? Che cosa hanno letto prima? E quali consigli non "scolastici" di lettura gli si può dare?
Grazie

Arturo Ferrari, Roma

Lei mette il dito sulla piaga. La materia che mi sottopone è vasta e varia, ha comunque radice comune in un cattivo funzionamento della scuola. Da un punto di vista di un miglioramento strutturale né io né lei possiamo fare gran che. Cerchiamo però di ragionare per vedere se riusciamo a trovare piccoli escamotage che ci avvicinino a ipotesi di lavoro, comunque da verificare. Per quanto riguarda l'uso del libro e della biblioteca (immagino che ci sia nel suo Istituto e per di più a portata di mano), perché non fa questo tentativo. Vada con i suoi allievi, lì in quel luogo, accordandosi con il bibliotecario /a, richiedendo la sua complicità e avvalendosi della sua competenza, ed organizzi una sorta di caccia al tesoro ( e il tesoro sarebbe il libro, il libro scelto, un libro della sua materia). E' implicito che per reperire il libro collocato in un dato scaffale, di un dato settore, in una posizione precisa, si debba necessariamente consultare lo strumento principe, il catalogo. Da qui, concretamente, si potrebbe avviare la caccia con il percorso obbligato prescritto dal catalogo. Trovato "il tesoro" si potrebbero creare ulteriori occasioni per "conoscerlo". Per esempio, trattandosi nella nostra finzione di un libro tecnico, della sua materia, potrebbe "smembrarlo" non certo materialmente, non sono ad istigarla alla distruzione del volume, ma nel senso di affidarne parti, argomenti, questioni, a singoli studenti, chiedendo loro di riassumerli, mettendo postille e osservazioni, là dove non capiscono, e incoraggiandoli a muoversi in biblioteca per cercare volumi affini al tema che stanno affrontando, per indicarli.
Mi dicono che qualche volta l'esperimento funziona. Auguri.
Per quello che invece riguarda le letture degli adolescenti e dei giovani, le statistiche dicono che le percentuali di lettura si abbassano notevolmente nella fascia d'età successiva a quella della scuola dell'obbligo. Come conquistarli o riconquistarli alla lettura è problema che si pongono in molti. Provi a sentire la collega di lettere, in genere queste insegnanti sono più addentro a conoscenze o programmi di sensibilizzazione e di approccio alla lettura.
A lei personalmente indico un libro, Segnali d'allarme - disagio durante la crescita - di Gustavo Pietropolli Charmet, ordinario di Psicologia dinamica all'Università Statale di Milano. Dice il professore: "Questo libro….è destinato a tutti coloro che pensano sia utile dare in lettura a un ragazzo in difficoltà il libro che lo riguarda….Se si riesce a favorire questo abbinamento….si compie un'operazione sommamente educativa". Il libro è pubblicato da Mondadori nella collana "Infanzie" e si avvale di una appendice bibliografica di Francesca Lazzarato di grande utilità, anche pratica: in questa sezione troverà indicazioni precise sulle letture dei giovani.

scrivi al cappellaio matto


ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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