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... e dopo Geronimo Stilton?
Caro
Cappellaio Matto vorrei un consiglio da te. Ho un figlio di 10 anni che
ha letto tantissimi libri di Geronimo Stilton, ma adesso vorrei che
leggesse qualche altro libro più adatto alla sua età. Deve essere di
facile lettura, allegro e divertente.
************ Procedere a piccoli passi, muoversi in terreni contigui, rimanere in stagione portandosi dolcemente ai suoi confini. Perché crescere costa. Del “sacrificio” che richiede al suo bambino, lei, signora, appare consapevole. Infatti si raccomanda di tenere conto, nella risposta al consiglio che richiede, di “qualche libro più adatto alla sua età” ma che “deve essere di facile lettura, allegro e divertente”. E così dicendo, non rivela solo trepidazione di mamma ma anche notevole perspicacia; in fondo, lei, signora, mi suggerisce di consigliarle libri che possano assomigliare un po’ a quelli che vuole che suo figlio tralasci. Questi libri ci sono. Sono molto diversi dai libri di Geronimo Stilton. Sono libri per bambini più grandi. Però come quelli di Geronimo Stilton fanno ridere, anche se di un riso diverso. Come quelli di Geronimo Stilton raccontano di libro in libro (i volumi sono sette) le avventure di un gruppo di personaggi, una famiglia.
Con i libri che il bambino “deve lasciare” questi nuovi condividono
umorismo e continuità. E ora ai Bagthorpe. Di irresistibile follia la condotta di tutti quanti, tutti fissati con la celebrità: padre, madre, figli (quattro, intervallati, dai sedici agli otto anni, due maschi e due femmine), nonna, nonno (sordo e defilato, lasciamolo un po’ stare) e zii e zie, e cugini e cuginetta (l’ultima arrivata, in “scellerata alleanza” con una nonna diabolica). Tutti con il bisogno di eccellere, in un campo qualsiasi ma di eccellere, battere il record, diventare famosi. Tutti tranne uno dei fratelli Bagthorpe, che scansa la fatica delegando al suo cane il compito; è il cane scemo a far la star in televisione. E tutti, sempre loro, sempre i Bagthorpe, in costante movimento per raggiungere di buona lena gloria e notorietà. Succede come nelle comiche: più l’ambizione è alta, più il destino s’incarica di intralciarla, con gag che trovano fertile terreno là dove si appiccano incendi, si sventrano tamburi, s’allevano vermi e muffe per rovinare feste di famiglia. E, in altri contesti, allestiti nuovi set narrativi per altre catastrofi, in prima fila troviamo capre assassine, feroci cagnetti, zie deliranti, padri decisi a chiudere il mondo fuori di casa instaurando un regime di piena autarchia: noi produciamo da noi: cibo, birra, elettricità, tutto qui in casa. La
saga dei Bagthorpe, non è un’eccezione di “Ridere”. Per quanto più
accostabile, vista l’attrazione esercitata dalla serie, è comunque la
regola. |
ALICE
NEL PAESE DEI BAMBINI tutti
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