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Quando muore un papà...


C
aro Cappellaio matto, lavoro nella biblioteca di Resana e mi è capitato di sentirmi chiedere consigli su come parlare della morte a bambini (che hanno perso la mamma o il papà). Mi piacerebbe avere qualche suggerimento di lettura, sia per grandi che devono parlare ai bambini, sia per i bambini stessi.
Grazie!!

Cristina

biblioteca@comune.resana.tv.it

 

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Quando muore un papà. Per non essere generici e accordarci su eventi specifici. Per indicare quel dolore, quel lutto, quella perdita.
D’altronde, non è un trattato che si vuole avviare sul tema ma solo considerazioni, prendendo qualche esempio dai libri dedicati ai bambini. E quei libri, di questi tempi e a questo proposito, parlano più di papà che di mamme. Non me ne vogliano i papà che mi leggono, nulla di personale con loro.

In generale.
Lo sconvolgimento di una perdita, l’altro che non c’è più, è una morte che ci riguarda da vicino; oltretutto toccherà anche a noi. L’altro e noi, uniti nel dolore e nella sorte. Uno solo.
“Indossare” l’altro, tenerlo in noi. Il processo di questa identificazione, lenta, dolorosa, è quello che ci salva. Bisogna dar tempo al tempo. E’ vero. Anche se questo tempo deve essere operoso. Si dice infatti “elaborare il lutto”. Noi adulti, in fondo, abbiamo risorse, alle volte anche strumenti per farlo.

Ma un bambino? E qui veniamo al punto. Cosa succede a un bambino quando gli muore il papà? 

Cosa succede a Picchio.
Picchio è il protagonista di Il nonno non è vecchio, Picchio è protagonista fino in fondo. Perché Donatella Ziliotto che gli dà volto e voce sa farsi piccolina come lui, sa pensare come lui, sa vedere, sentire come lui. Cioè diventa Picchio, un bambino abbastanza piccolo. E da lì, da quel punto di vista piccolino guarda un mondo che all’improvviso cambia.
La casa che sta zitta, la mamma che non si vede, il nonno che si vede ma è perso nei suoi pensieri. E Picchio ha bisogno che tutto proceda come sempre. Che qualcuno lo assecondi nei riti quotidiani, sconvolti dalla disattenzione di chi dovrebbe e non fa. Succede da quando papà non c’è più.
Succede che il nonno si trascuri, come mamma.
Succede che Picchio non riesca più a baciare il nonno, per via di quella barba che non si rade, che punge, che respinge i baci e che lo fa ancora più solo, solo e senza il figlio. E il suo giaccone? indosso dall’inverno precedente e adesso che è primavera indosso ancora, le tasche ingombre, di piccole cose inutili, di biglietti scaduti, dei cappuccetti dei suoi strumenti musicali. Tanto il nonno non suona più.
La morte di un papà, qui, è “dopo”. Rimane sullo sfondo, come un rumore sordo e tormentoso. E’ una vita senza voglia di vita quella che emerge, dalle tasche del nonno come dall’abbandono di ogni interesse pratico e affettivo. E la cosa non piace al bambino.
Dei sentimenti di Picchio per un papà che manca, nel testo tanto poetico quanto breve, non viene fatta menzione. Perché la scrittura procede per notazioni struggenti quanto oggettive. Indicavamo però l’abilità dell’autrice di diventare bambina, di sentire come sente il bambino. Ebbene, il bambino, questo bambino, sembra avvertire un buco nella vita di tutti i giorni, che gli toglie gli altri, che non gli piace. E piano piano, con la felicità interpretativa che gli accorda l’autrice, con una piega di assoluta affidabilità alla psicologia dell’infanzia, Picchio si adopera per riparare allo strappo.
Aiutato dalla televisione (quanta ironia e quanta sagacia nell’indicare l’appiglio) - la reclame delle creme che fanno liscia la pelle, il liquido magico che pulisce gli occhiali…- Picchio induce il nonno a “ringiovanire”. Come fosse  papà.
E allora ricomincia la vita di sempre. Con l’armonica a bocca che suona…con i racconti alla sera. Come faceva papà.
Di risorse i bambini ne hanno, perché forte è il loro attaccamento alla vita. E la vita, con loro, davvero continua.
 

Cosa succede a Lino.
Lino è un pesciolino che vive in fondo al mare. Come si sa, nei libri per bambini è facile che al posto di una mamma, un papà, degli amici, come quelli che i bambini sono abituati ad avere e frequentare, protagonisti delle storie siano gli animali. La tradizione è antica e praticata ancora con una certa convinzione.
Il mare del cielo è uno di quei libri e rappresenta un mondo di pesci che, appunto come succede nelle favole, hanno vita e sentimenti uguali agli uomini.
Quindi Lino è come fosse un bambino.
La storia di Lino si apre in un quadro di riferimento preciso. Lino sa dalla mamma come funzionano le cose del mondo. Esiste “il mare d’acqua”, che è appunto il luogo della vita, il luogo dove vive Lino, dove gioca Lino, felice nella sua famiglia felice. Ed esiste “il mare del cielo”. Quello lassù, acceso di luci e di stelle. Quello lassù dove con la balena, le conchiglie è finito anche il signor Tonno, un amico di Lino. La storia rende così appetibile quel luogo che Lino non può fare a meno di domandarsi perché non lo si lasci andare. La mamma dice che bisogna essere chiamati, e per quella chiamata ci sarà “il gabbiano del vento” che accompagnerà ogni creatura in quel viaggio dal mare d’acqua al mare del cielo.
Le due situazioni sono rese speculari dall’autrice: la vita e la morte, come facce di uno stesso mare: il mare dell’acqua e il mare del cielo. Infatti la vita si accende nell’acqua guardata da una stella del cielo, così come una stella del cielo s’accende come fascio di luce che parte dall’acqua.
E’ Maria Teresa Zattoni (autrice con G. Gillini di Proteggere il bambino. Come aiutarlo ad affrontare i conflitti, il dolore e la morte in famiglia, Ancora editrice) a sottolineare nell’introduzione come “non ci sia che un modo di parlare della morte come l’altra faccia della vita”, per attivarne il senso.
E’ facile intuire, anche da parte di chi non ha letto il libro, quello che accadrà a Lino quando morirà il papà. Lino è stato preparato. Sperimenterà il dolore ma anche la certezza di una ricongiunzione. Il mondo creato dall’autrice glielo consente.  

Donatella Ziliotto, Il nonno non è vecchio, illustrazioni di Adriano Gon, Feltrinelli ("Feltrinelli Kids - babù"), p.46, € 5,16  ISBN 88-07-91014-4

Cosetta Zanotti, Il mare del cielo, illustrazioni di Cristiana Cerretti, introduzione di Mariateresa Zattoni, Edizioni San Paolo ("Parole per dirlo"), p.32,€ 6,50  ISBN 88-2155081-8



ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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