Allons enfants de la musique, concerto - spettacolo in due tempi.
Musicadinsieme (via Curio Dentato 1 Milano), domenica 9 aprile 2006, ore 16. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Francis Poulenc
Histoire de Babar le petit éléphant (1940 – 45)
testo di Jean de Brunhoff
Françoise Ogéas, recitante
Sergio Lattes, pianoforte


Claude Debussy
La boîte à joujoux
(1913). Spettacolo minimo per piano e forte/corpo umano. Da un’idea di Sergio Lattes e  Pasquale D’Ascola. Alberto Pigato, mimo di carattere; Sergio Lattes, pianoforte; Pasquale D'Ascola, lettura didascalie.


“Gli adulti sono ammessi se accompagnati da minori di 14 anni. Si raccomanda di portare un cuscino da casa”.
Così c’è scritto sulla locandina. La selezione è fatta. S’inverte la consegna abituale. Di solito a Musicadinsieme (casa, associazione e luogo di concerti) ci vanno gli adulti, che solo qualche volta, e a loro discrezione, ci portano i bambini.

Histoire de Babar le petit éléphant. A Parigi, una sera di moltissimi anni fa (per l’esattezza, era il 1931), la signora Cécile de Brunhoff inventa una storia per i suoi due bambini; suo marito Jean, bravissimo pittore, si accinge a scriverla e illustrarla. Nasce così l'elefantino Babar, personaggio famoso, amato ancora oggi da appassionati lettori in tutto il mondo.
Poulenc riprende la semplice storia dell’elefantino con un inarrivabile impasto di ironia e tenerezza, che diverte i bambini ma incanta gli adulti.

La boîte à joujoux. Debussy partecipa alla grande stagione del balletto con un soggetto solo in apparenza infantile. L’antica storia delle marionette che prendono vita tocca i temi della seduzione, dell’amore e della guerra, fino al comico imborghesimento finale. Poi tutto torna alla realtà: erano solo burattini e giocattoli. Debussy non fece in tempo a orchestrare il lavoro, che ci è giunto come un meraviglioso pezzo per pianoforte con le didascalie per il balletto. Queste vengono lette, e un mimo suggerisce con discrezione la storia.

         



ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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