Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, i libri da cui è tratto il film.

Il 18 marzo 2005 esce nelle sale cinematografiche italiane Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi. Il film è tratto dalla omonima serie pubblicata da Salani in Italia. Spunto per la trama del film, i primi tre volumi Un infausto inizio, La stanza delle serpi, La funesta finestra.

Protagonisti dei romanzi sono gli orfani Baudelaire. Tre ragazzi – Violet, inventrice, Klaus, lettore, Sunny, bebè dal morso facile - rimasti orfani in un incendio, eredi di una immensa fortuna, bersagliati da una sorte infausta impersonata dal conte Olaf. Il tristo figuro, circondato da una corte di subumani che gli danno manforte nel perseguire un piano di estinzione degli orfani e di rapina del loro patrimonio, è sempre sul punto di raggiungere il suo obiettivo, con grande tribolazione degli orfani, ovviamente all’opera per contrastarlo, anche se gli esiti dei loro sforzi sono costantemente frustrati, per implicita coerenza con le vicende che li riguardano. 

Lo stile dei romanzi ricalca, parodiandolo, un genere di umorismo nero che inclina all’horror con effetti opposti a quelli che ci aspetteremmo. Infatti, Lemony Snicket, eccentrico personaggio quanto serissimo autore della saga, adotta nella stesura dei romanzi, come nelle sue comunicazioni fuori testo, alcuni espedienti retorici che producono continui spiazzamenti sulle attese del lettore.  

Un esempio, nell’ultima di copertina del nono volume, Il carosello carnivoro, in questi giorni in libreria a precedere il film: “La parola ‘carnivoro’ che appare nel titolo di questo libro significa ‘mangiatore di carne’, e dopo aver letto una parola così sanguinaria, non c’è motivo di proseguire nella lettura. […] Purtroppo per me, dedico tutto il mio tempo analizzando e registrando le spiacevoli e disincantate vite degli orfani Baudelaire. Ma voi fareste bene a impiegare il vostro tempo in qualcosa di più appetitoso, per esempio mangiare della sana verdura o imboccare qualcun altro”. 
In questa “puntata” della saga dei Baudelaire, esposta oltre ogni dire a fare da contraddittorio alla lacrima facile e alla melensa propensione a un finale che ripiana le cose, si potrebbe ribadire il concetto, già universalmente risaputo, che informazione è potere, che potere è manipolazione, che manipolazione è inganno.
Nella rappresentazione di Lemony Snickett non possono mancare ingredienti ad effetto per fare funzionare l’esempio. I tre Baudelaire, perennemente rincorsi dal terribile Olaf, usano le sue stesse armi per cercare di aggirarne gli infausti propositi. Si travestono (come puntualmente lui fa per agire in incognito) da fenomeni da baraccone, scoprono un ricchissimo archivio e una mappa, sventano terribili prove, come finire in pasto ai leoni (lasciando che essi si sfamino con altri malcapitati), concludono le loro avventure in un caravan, in bilico sul ciglio di un burrone. E lì lasciano il lettore, con un palmo di naso, ad attendere la successiva puntata.

Lemony Snickett - Una serie di sfortunati esempi, Libro nono
Il carosello carnivoro
Illustrazioni di Brett Helquist, traduzione di Valentina Daniele
Salani, 2005, p.240, € 8,00
ISBN 88-8451-516-5


ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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