27
Gennaio 2005.
Per la Giornata della memoria “in ricordo dello sterminio
e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e
politici italiani nei campi nazisti” parliamo del libroi:
La
valigia di Hana - Una storia vera (Fabbri).
(L'incipit
del libro recensito).
"E'
una valigia dall'aspetto piuttosto comune,
a dire il vero. Un po' consumata alle estremità, ma in buone
condizioni.
E' grande e di colore marrone.
Ci si potrebbero infilare parecchie cose:
vestiti per un lungo viaggio, forse, e poi libri,
giochi, tesori, balocchi. Ma non c'è niente dentro adesso.
Ogni giorno gruppi di bambini visitano un piccolo museo di Tokio,
in Giappone, per vedere quel reperto
conservato in una vetrinetta.
Attraverso il vetro si legge una scritta
sulla parte anteriore della valigia.
Disegnato con la vernice bianca
c'è un nome femminile: Hana Brady.
C'è anche una data di nascita,
16 maggio 1931, e un'altra parola, Waisenkind.
E' una parola tedesca e significa "orfana".
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