Le modelle di Paul "il mondo di Cezanne raccontato ai bambini". In occasione della mostra, "Cézanne. Les atéliers du Midi" (Milano, Palazzo Reale, fino al 26 febbraio 2012), Skira, editore del catalogo, ha pubblicato questo volume dedicato ai bambini.

Cristina Cappa Legora, Le modelle di Paul, disegni di Giacomo Veronesi, Skira, 2011, p.94, € 14,00

L'autrice del libro, prende in parola Cezanne. O meglio quel che lui stesso dice: “Si pensa che una zuccheriera non abbia un’anima… Bisogna saperli prendere quei signori lì… Quei bicchieri, questi piatti che parlano tra loro, che si fanno confidenze senza interruzione”, dichiarazione riportata in apertura del volume.
Partendo da questa convinzione dell’artista, che poi fa parte della sua poetica, Cappa Legora costruisce un teatro che dà obbligo di scena ad attori, o meglio attrici, che si chiamano Agnese, Brigitte, Anastasia, Fernanda.
E sono mele, pesche, bottiglie e anche biscotti savoiardi…. Uscite dalle sue celebri nature morte, queste sono “le modelle di Paul”.
Si spostano dal loro iniziale teatro di posa, Agnese, Brigitte, Anastasia, Fernanda, raggiungendo, di volta in volta, altri allestimenti di scena, che cedono il passo a nuovi soggetti: il pittore che riprende se stesso e al contempo ritrae “Madame Cezanne” e “lo zio Dominique”, “Victor Chocquet” e “I giocatori di carte”, non rinunciando a nature morte con o senza mele arance bottiglie, insistendo sui paesaggi che gli sono più cari, nell’ossessivo ritorno di quella “montagna Sainte Victoire”, che ha dominato la sua mente e il suo cuore per tutta la vita.
In dialogo fitto, osservatrici e pettegole, anche loro, a loro modo pittrici, le modelle di Paul disegnano la fisionomia del grande pittore.
Appassionato, schivo, appartato, Paul è diverso. Fuori dalle mode dell’arte del suo tempo, fuori dagli obblighi di mondo, Paul vive nel suo atelier, dove lavora intensamente a una scommessa: provare il recupero del passato (alla maniera dei grandi, in relativa sintonia con i protagonisti del presente), per trovare lo slancio di anticipare il futuro.
Nel volume, le riproduzioni delle opere più note di Cezanne stanno a testimoniare la verità di ciò che dicono le sue “modelle”, alle quali i disegni di Giacomo Veronesi attribuiscono le fattezze “alternative” di Agnese, Brigitte, Anastasia, Fernanda, escogitate nel racconto di Cristina Cappa Legora. (r.p.)
 

 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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