La guerra ai bambini di Luca
Telese, da Il Fatto Quotidiano di domenica 11 Aprile 2010:
"I bambini stranieri messi a pane ed acqua – e con orgoglio - da
Milena Cecchetto, sindaco leghista di Montecchio Maggiore perché
i loro genitori non pagavano la retta. “Non si può mangiare a
sbafo”, ha spiegato con disarmante serenità, il condirettore de
Il Giornale Alessandro Sallusti.
I bambini stranieri esclusi dai fondi per le cure dentarie ed
oculistiche elargiti (solo a gli italiani) dal comune bergamasco
di Brignano Gera d'Adda.
I bambini stranieri privati dell’accompagnamento scolastico ad
Angolo Terme (lo ha raccontato bene sulle pagine de Il Fatto
Elisabetta Reguitti), costretti da tortuosi pasticci
regolamentari a pagare più degli italiani.
Bambini colpiti in tutta Italia dal tetto etnico del 30% massimo
nelle classi: ventilato, rimangiato, ma alla fine attuato dal
ministro Gelmini. Non si capisce dove dovrebbero andare, una
volta espulsi, ma non importa. E infine il divieto di iscrizione
a scuola – più volte ventilato - per i figli dei clandestini.
C’è qualcosa di grave, ed incredibile, nella sottovalutazione
della guerra della Lega, e dei suoi emuli contro i bambini. E’
in atto una crociata che non si vuole vedere, perché nessuno
collega con un unico filo storie ed episodi che rimbalzano da un
capo all’altro d’Italia. In alcuni casi, il centrosinistra si
oppone, più o meno blandamente. In altri sostiene addirittura
che i provvedimenti dovrebbero essere più severi. Raramente ci
si rende conto che questo moderno razzismo dissimulato sotto i
feticci del sorriso cortese e della buona amministrazione, non è
un effetto collaterale più o meno indesiderato della guerra
contro gli extracomunitari adulti. Ma quello pianificato di una
guerra che ha come obiettivo principale proprio i bambini. I
leghisti non lo nascondono. Ho chiesto a Mauro Borghezio perché:
“I padri devono capire – mi ha risposto con sincerità – che se
vengono a procreare qui da noi gli effetti ricadono sui loro
figli”. La guerra ai bambini ha come obiettivo la segregazione,
perché i minori sono quelli che fanno camminare sulle loro gambe
l’integrazione.
Quelli che imparano l’italiano nelle scuole, e poi lo insegnano
ai loro genitori. Quelli che, rompendo con fatica le barriere
del pregiudizio, costruiscono la nuova Italia multi culturale.
Ecco perché non va sottovalutato il manuale nuovo cattivismo. E
perché va combattuto".
Vedi alla pagina:
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2470872&yy=2010&mm=04&dd=11&title=la_guerra_ai_bambini