Mario Spagnol maestro di editoria esaltò con la Salani la letteratura per bambini e ragazzi.

Giovedì 22 ottobre 2009, al Circolo della Stampa di Milano, si tiene un convegno dedicato al grande editore, nel decennale della sua scomparsa.

Vi prendono parte, oltre al figlio, Luigi Spagnol, amministratore delegato del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, collaboratori formati alla sua scuola, che oggi occupano ruoli di responsabilità nelle editrici di cui si compone il gruppo, nato attorno alla Longanesi dell'editore scomparso. Modera il dibattito Stefano Salis; conclude Umberto Eco, con un suo intervento.

Di lui, di Mario Spagnol, Montanelli diceva che era "il mago dei libri, l'inventore di talenti". Che tale fosse, lo sanno bene i lettori di Wilburn Smith, di Tiziano Terzani, Jostein Gaarder, Patrick Suskind.

Collezionista d'arte, amante della musica e della letteratura, Mario Spagnol ebbe un'autentica propensione  nell'individuare il libro "buono" che si può vendere bene. Fiuto e strategie di marketing, allora agli albori in Italia, gli assicurarono il successo editoriale e personale che gli è riconosciuto.

Vero e proprio anticipatore di trend, acquisiva case editrici, riportando alla luce, ammodernandole, le loro tradizioni. Come fece con la Salani, che aveva nel catalogo la Biblioteca dei miei ragazzi, e con la quale diede vita a "Gl'Istrici", la collana dei libri che pungono, così anticipando il boom della letteratura per ragazzi che esplose in seguito con Harry Potter, nella Salani del figlio Luigi Spagnol.

Creati alla fine del 1987, Gl'Istrici sono stati fra i principali protagonisti della rinascita editoriale del settore di libri per ragazzi, promossa e consolidata fra gli anni Ottanta e Novanta nel nostro Paese, da collane di tascabili con precisi contenuti editoriali e identità ben connotate.
Voluta da Mario Spagnol, che ne affidò la creazione e la direzione a Donatella Ziliotto, la collana si è contraddistinta per le sue scelte dirompenti per l'epoca, ancora condizionata, rispetto alla produzione di libri per bambini e ragazzi, da concezioni un po' passatiste.
Gl'Istrici hanno fatto conoscere al pubblico italiano il grande Roald Dahl e molti altri scrittori stranieri, originali e provocatori, fra gli altri Allan Ahlberg, Michael Ende, Anne Fine, Tormod Haugen, Eva Ibbotson, Tove Jansson, Astrid Lindgren, Mary Norton, Christine Noestlinger, Uri Orlev, Jacqueline Wilson, Paul van Loon, Diana Wynne Jones, e, fra gli italiani, pochi e selezionatissimi, Silvana Gandolfi, Silvana De Mari, Teresa Buongiorno, Guido Quarzo e altri.


Mario Spagnol stesso, durante l'ultimo periodo della sua vita, scrisse un libro per bambini, La grande settimana, coadiuvato dall'amico Paolo Bertolani, ex vigile urbano, poeta che scrive versi nel dialetto di Lerici, patria amatissima dell'editore.
Il libro, ça va sans dire, è pubblicato ne "Gl'Istrici".
 

La grande settimana è una settimana di pace. Una settimana di prodigi. Un tempo di tregua per animali e uomini. Un po' magica e un po' evangelica. Non si tratta proprio del lupo acquattato con l'agnello, ma di un allentamento di ataviche tensioni. Di cui godono anche gli uomini, ammessi a un' intesa con gli animali, con i quali possono parlare.
Di queste essenziali premesse, si nutre il racconto che ruota attorno all' avventura straordinaria di due bambini che abbatte ogni confine classificatorio, portando seppure per una sola settimana  tutti gli esseri viventi su un piano di parità.
Il navigatore dei Mari del Sud tornava periodicamente all'ovile. Portava doni un po' strani al suo bambino. Ma i racconti che gli faceva della sua vita di mare, degli approdi in porti lontani, degli animali che incontrava, della gente che conosceva ricompensavano Giovanni della delusione di giocattoli poveri e inutili. Come quella automobilina ricavata da una bottiglia di plastica.
Mai storcere il naso al cospetto di ciò che è diverso e non corrisponde alle tue aspettative.
Se ne accorse Giovanni che all'impresa di un viaggio con quella macchinina (che si rivelò portentosa) associò il suo amico Marco.
Fu un viaggio davvero emozionante quello dei due bambini, scortati da servizievoli aquile di mare, aiutati in ogni intoppo da varani brontoloni, soccorsi nella necessità da delfini e rane, topi e pescecani, abitanti di terra e di mare
Una vera avventura che ebbe per scopo la liberazione di un piccolo indigeno, fatto prigioniero dai pirati, convinti che la sua famiglia sapesse il nascondiglio di un antico tesoro.
Nel racconto di Spagnol convergono esperienze reali della vita di mare, viaggi compiuti, incontri avvenuti, resi con la precisione di chi vuole informare (la vita degli animali, la vita degli uomini, in posti lontani) e comunicare  emozioni (la vita in barca, l'avventura del mare) ma anche concedere spazi alla fantasia, recuperandoli dai luoghi più nobili della letteratura.

 

 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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