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Mario
Lodi,
il maestro innovatore di Piadena, è scomparso ieri a 92 anni.
Il suo "Soldatino del
pim pum pà", per Orecchio acerbo, alla Fiera
del Libro per Ragazzi 2014.
Da Orecchio acerbo,
l’editore che porterà a Bologna (Fiera de Libro per Ragazzi, 24-27
Marzo 2014) la nuova edizione del racconto di Mario Lodi
Il soldatino del pim
pum pà, ci scrivono:
“In qualche modo suoi allievi,
a Mario Lodi avevamo deciso di rendere omaggio in modo esplicito. E
così avevamo chiesto a Goffredo Fofi, Francesco Tonucci, Cosetta
Lodi e Giovanni Nucci di essere con noi alla Fiera del libro di
Bologna per disegnarne un ritratto da affiancare alle immagini
di "Quando la scuola cambia. Partire dal bambino" di Vittorio De
Seta. Da parte nostra avremmo nuovamente pubblicato "Il soldatino
del pim pum pà", con i disegni di una giovane promessa marchigiana,
Michele Rocchetti. Mario ne era stato molto contento, e molto anche
aveva apprezzato le illustrazioni di Michele. Ancora attentissimo,
aveva però apportato alcune correzioni alla scheda preparata per le
librerie. Purtroppo del libro -è in allestimento- solo le pagine
digitali ha potuto vedere.
A Bologna, più tristi, ci vedremo comunque il prossimo 25. Seppur
indirettamente, ce lo chiedono in migliaia. Già oltre seimila,
infatti, sono le persone che hanno condiviso il saluto che con le
parole di Simonetta Fiori gli abbiamo mandato da Facebook.
Fausta, Carla, Federico, Paolo, Simone”.
Mario Lodi di sé aveva detto:
“Non avrei mai pensato di
diventare maestro di scuola. Volevo fare il falegname, vivere in una
segheria tra trance e pialle, sgorbie e lime. Il mio modelloera
Geppetto, l’artigiano di Collodi. Sì, volevo essere come Geppetto
con Pinocchio.”
Maestro, e non solo di scuola, Mario Lodi lo è diventato presto. Nel
1948, a
26 anni, sale in cattedra e subito si impegna nel Movimento di
Cooperazione
educativa, ed è tra i più coerenti innovatori di una scuola che
trasmetteva solo
nozioni. Comincia anche a scrivere, fiabe e racconti prima
–famosissimo il suo
“Cipì”– saggi poi –altrettanto noto “Il paese sbagliato”– che
raccontano della
sua esperienza pedagogica. Negli anni ’70 è sicuro punto di
riferimento per
decine e decine di giovani insegnanti. L’arrivo della pensione –è il
1978– non
riduce né l’impegno né la passione. Nel 1989 dà vita alla Casa delle
Arti e del Gioco,
tutt’ora vera e propria fucina di sperimentazione e approfondimento.
Fra le sue ultime pubblicazioni, “ll pensiero di Brio” illustrato da
Emanuele Luzzati.
Arti e gioco, le “armi d’istruzione di massa” che il Maestro impiega
anche nel raccontare in
Il soldatino del pim pum pà.
Il suo soldatino non
è di stagno, ma non è meno coraggioso, e tenace, di quello di
Andersen.
Là dove c’è l’ingiustizia, là dove manca l’uguaglianza, lui accorre.
Per raddrizzare i torti, per
difendere la libertà. Un attualissimo racconto in versi di un grande
maestro della letteratura per ragazzi accompagnato dalle immagini di
un giovane talento dei nostri giorni.
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