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"Bonus
libri: un'occasione perduta".
Renata Gorgani, Libreria dei Ragazzi di
Milano, ci scrive.
“Poco prima di Natale il governo ha annunciato che per decreto
legge, i lettori, gli acquirenti di libri avrebbero goduto di un
beneficio fiscale.
Si trattava di detrarre il 19% di quanto speso nell’anno per
l’acquisto di libri, con un tetto massimo di 2.000 Euro, 1.000 Euro
per libri scolastici e 1.000 Euro per libri di qualsiasi genere.
Un po’ come accade per le medicine: scontrino fiscale, si allegano
gli scontrini alla dichiarazione dei redditi, ed è fatta.
Era una buonissima notizia per il libro e i lettori, ed era
fortemente simbolica perché “diceva” che i libri sono importanti e
necessari.
Noi della Libreria dei Ragazzi eravamo doppiamente felici: avremmo
spiegato ai genitori che da ora, i libri per i loro bambini li
potevano persino detrarre dalle tasse. Li avremmo invitati a
riflettere, li avremmo invitati a offrire un libro in più, era un
riconoscimento “ufficiale” di quanto ripetiamo da sempre: comprare
un libro a un bambino, leggerlo insieme a lui, è altrettanto
importante che fargli fare sport, o curargli un raffreddore (per
inciso le fatture dei corsi di sport e le medicine sono detraibili).
In un Paese dove non si fa niente per la lettura, dove non esistono
più le biblioteche nelle scuole se non per volontà, soldi e tempo
messi in campo dai genitori, era apparso un piccolo raggio di luce,
un’ammissione che leggere è un’attività degna di essere sostenuta.
Invece non se ne farà nulla.
“Era una norma inapplicabile”. E allora? Allora continueremo a
vedere calare gli indici di lettura, chiudere le librerie, senza che
nessuno muova un dito.
Davvero pensiamo che mettere un libro tra le mani di un bambino non
sia altrettanto importante che curare i suoi muscoli?
Esistono ricerche internazionali che dimostrano come l’indice di
lettura sia strettamente collegato all’indice di crescita economica,
alla salute e al miglioramento della sicurezza sociale.
Leggere fa crescere, leggere fa bene, leggere fa diventare cittadini
migliori. Leggere migliora le prospettive di una persona.
Per una volta i nostri politici sembravano averlo capito. Era
un’illusione.
Renata Gorgani,
La Libreria dei Ragazzi”
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