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Premio il
Gigante delle Langhe 2012 |
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PREMIO
IL GIGANTE DELLE LANGHE 2012. Finalisti e vincitori del Premio nazionale di letteratura per
l'infanzia, giunto all' undicesima edizione.
Finalisti per la narrativa sono: L'indimenticabile
estate di Abilene Tucker di Clare Vanderpool, EDT-
Giralangolo e Volevo nascere vento di Andrea Gentile,
Mondadori (narrativa per l'adolescenza); La guerra degli
scoiattoli di Carla Ciccoli, Piemme - Il battello a Vapore e
Lucia e il brigante di Gionata Bernasconi, Einaudi
Ragazzi (narrativa per l'infanzia)
Vincitore del premio "Emanuele Luzzati"
all'illustrazione: Tortintavola di Thé Tjong-Khing,
Beisler Editore.
Primo Classificato del concorso di racconti riservato ai bambini
dell'Alta Langa: Nella torre del castello..., testo
scritto da Giulio Ruffinengo della Classe IV° della Scuola Primaria
di Cossano Belbo.
Il Premio, promosso dall'Ecomuseo dei Terrazzamenti e della vite del
Comune di Cortemilia, è un concorso a premi, ripartito in settori:
narrativa (sezione bambini, sezione adolescenti), illustrazione: gli editori sono invitati a inviare libri editi
nell'anno precedente a quello di riferimento e libri editi nell'anno
di riferimento fino ad una data fissata dall'organizzazione del
Premio.
Una terza sezione del Premio è dedicata a un concorso cui
partecipano i bambini delle scuole primarie dell'Alta Langa con
racconti a tema:
l'iniziativa diede il via al Premio nazionale, dopo essersi
consolidata localmente nel sensibilizzare i più piccoli alle
prerogative del loro territorio.
Il meccanismo del Premio prevede una prima selezione ad opera di una
giuria di esperti (Francesco Langella, presidente, Rosella
Picech, don Antonio Rizzolo, Luigi Sugliano, Cinzia Ghigliano,
presidente del premio all'illustrazione, Donatella Murtas, Marco
Martis, Elena Leonardi e Claudia
Canonica, organizzatrici del Premio; inoltre, in formazioni
differenziate, a seconda dei settori presi in considerazione, anche
rappresentanti di enti e istituzioni locali).
Per quanto riguarda la narrativa, la giuria tecnica indica due libri, sia per il
settore dei libri per bambini sia per il settore dei libri per
adolescenti, che passano poi al vaglio di una giuria composta dai
ragazzi di scuole e biblioteche di molte parti d'Italia, per la
scelta definitiva. I vincitori del Premio, uno per la
narrativa per l'infanzia, l'altro per l'adolescenza, vengono proclamati direttamente dai ragazzi
durante una grande festa (28 novembre 2012, per questa edizione), che vede mobilitati autori, illustratori,
animatori, che coinvolgono bambini e ragazzi in laboratori di lettura, illustrazione e spettacoli.
Il Premio all'illustrazione "Emanuele Luzzati", intitolato al grande
artista, che fu Presidente del Premio nelle prime edizioni, è
attribuito ad un' unica opera, scelta direttamente dalla giuria.
Per la terza sezione del Premio, dedicata ai racconti dei bambini
delle scuole dell'Alta Langa, è giudice del vincitore la giuria
degli esperti. Il primo classificato dei racconti sarà pubblicato
nella collana "Le nuove favole" edita dal Museo dei terrazzamenti e
della vite di Cortemilia.
I LIBRI
Si potrebbe dire che
L’indimenticabile estate di Abilene Tucker
è romanzo fondato sul valore della memoria e la proprietà salvifica
della sua rappresentazione.
La storia è raccontata a scatole cinesi o a matrioske (ne esiste una
nel romanzo), una dentro l’altra, l’una che richiama l’altra, e a
incastri: temporalità che slittano e si ritrovano, un passato di
segreti che condiziona il presente e il presente che ricerca il
passato per accedere a quei segreti. Padre e figlia si avvicendano
alla ribalta del romanzo per raccontarsi a distanza, in attesa di un
incontro che avverrà solo alla fine. Sullo sfondo, un’America da
Midwest, negli strascichi della grande depressione, del
proibizionismo, del Ku Klux Klan, dell’emigrazione, cui fa eco da un
recente passato la tragedia della Grande Guerra.
Ragazzi indimenticabili, padre e figlia, incarnano, rispettivamente
dal proprio tempo, l’idea saliente dell’adolescenza, riportando in
auge i fasti di personaggi alla Tom Sawyer e alla Huckleberry Finn.
Strutturato su più piani, il romanzo regge l’urto del cambiamento di
ogni prospettiva, governando abilmente tempi e stile, e approdando
felicemente a una unità compiuta, mai rinunciando a verve e
freschezza narrativa.
Il romanzo è vincitore del Newbery Medal Award 2011 "per
l'eccezionale contributo dato alla letteratura per l'infanzia".
Volevo nascere vento - Storia di Rita Atria che sfidò la
mafia con Paolo Borsellino.
Chi era Rita Atria lo racconta ai ragazzi Andrea Gentile. E lo
racconta, come dice lui stesso in prefazione, rispettando i fatti, i
documenti. Intervenendo però in quegli spazi che non potrebbero
essere riempiti. Gli spazi dei pensieri, dei sogni, dei desideri.
Dando corpo e voce a una ragazza, vittima indiretta della mafia.
Rita, che era cresciuta in un ambiente di mafia rimanendone
condizionata, ebbe poi il coraggio di sottrarsi alla mafia,
denunciandola con l'aiuto paterno di Paolo Borsellino. Vero Socrate
nell'esercizio della sua maieutica, nella rappresentazione che ne dà
l'autore, Borsellino porta Rita a intendere il maligno lavorare della
mafia anche nelle coscienze personali. Ciò che l’autore del romanzo,
in questa bella prova di sofferta identificazione, intende fare con
i suoi lettori.
La guerra degli scoiattoli. Come raccontare con grazia
leggera, ricorrendo alla favola, il diritto di tutti a essere
cittadini del mondo. Sconfiggendo il pregiudizio, l’ostilità, il
desiderio di farsi la guerra. Scoiattoli rossi, scoiattoli grigi e
scoiattoli “mezzosangue” siamo tutti diversi per poter essere
uguali. Una scrittura gentile, fantasiosa e affettuosamente ironica,
che risuona di buoni principi, improntati al rispetto, all’amicizia,
alla tolleranza del prossimo e che sapendo parlare ai bambini
richiama temi importanti quali la diversità e l’adozione. Il libro
ha vinto il Premio Battello a Vapore all’inedito.
Lucia e il brigante. Come nella più classica delle fiabe
anche questa enuncia la sua morale. Che non ci si debba fidare delle
apparenze perché il lupo spesso può sembrare agnello, e viceversa,
viene declinato nella formula di "re, briganti, castelli, covi,
boschi e paesi vessati". Come si conviene alla fiaba, al centro
della vicenda narrata, un eroe. Che non ha armi, se non quella
dell'intelligenza, dell'astuzia, quasi a replicare esempi antichi e
celebri. Solo che in questa fiaba, l'eroe è una bambina, il brigante
un simpatico mattacchione, il re uno stupido pieno di sé e lo spione
è alla fine gabbato. Quasi a smorzare i toni, abbassare le arie, per
ridere castigando i costumi. Riuscendoci.
Tortintavola. Disegni piccoli, storie miniaturizzate;
una storia principale che regge le fila, lasciando alle altre
spazio, tempo, dispetti, allegria, drammi evitati, amori sbocciati
prima di condurle in porto, radunandole attorno alla "torta rapita".
Una fetta per tutti, tranne per i ladri e chi ha fatto i dispetti.
Animali come uomini in una favola ambientata di scena in scena
(progressivamente) in un mondo che "in silenzio" rivela mille
particolari legati all'insieme. Un itinerario da seguire con il
bambino, uno specchio in cui proiettare molte altre "immagini",
oltre a quelle, splendide, che parlano senza parole. Fantastico.
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it)
Per informazioni sul Premio
Premio Nazionale di letteratura per l’infanzia
‘il gigante delle Langhe’
C.so Luigi Einaudi, 1 - 12074 Cortemilia (CN)
Tel: 0173/81027
info@gigantedellelanghe.it
Segreteria:
Elena Leonardi 335 453598
Claudia Canonica 338 3919192