Un
dio corrusco e americano scaglia i suoi fulmini dai cieli di
Bagdad. E non è mito, non è fiaba. E’ guerra.
Piovono
missili (“colpisci e aspetta”), piovono bombe (“colpisci e
terrorizza”). Guerra in Iraq. Guerra che sconvolge il mondo.
Pace,
si grida, da New York a Roma, da Tokio a Melbourne e, di
rimbalzo, in Europa ancora. Pace. E invece è guerra.
Guerra
che si vede. Lì, sullo schermo della TV che è accesa. E non è
un film, è davvero guerra.
Perché
la guerra, chiedono i bambini avvolti nella bandiera della pace?
Perché la guerra se vogliam la pace?
Un
lavoro di qualche anno fa, forse ispirato proprio dalla
“guerra del Golfo” e da guerre territorialmente a noi più
vicine (nella ex Jugoslavia), torna di piena attualità.
Si
tratta di La
guerra nei libri per ragazzi di Walter Fochesato, pubblicato
in “Infanzie”, collana Mondadori.
Documentatissimo,
il saggio ripercorre le tappe miliari segnate dalle guerre
rappresentate nella letteratura per ragazzi, e offre una prima
ampia ricostruzione di come, in Italia, gli autori si siano
accostati al problema.
Fochesato,
studioso di letteratura per l’infanzia e di storia
dell’illustrazione, imposta il suo percorso bibliografico su
due direttrici. Sceglie i “suoi” temi e fa parlare i
“suoi” autori, attraverso brani significativi delle loro
opere.
Nell’introduzione,
“manifesto” del saggio, fissando i punti cardinali per
orientare il suo discorso, l’autore affida alla memoria della
guerra una funzione centrale. Ribadita e sottolineata anche in
una nota editoriale: “In
anni in cui si tende a dimenticare e a negare il valore della
memoria storica e la guerra diventa un quotidiano e
incomprensibile spettacolo televisivo è ancora più importante
conoscere, riflettere, possedere aggiornati strumenti
d’informazione. Sopravvivere e crescere: sono ancora questi i
nodi che, in tempo di guerra e in tempo di pace, l’infanzia
deve sciogliere”. (r.p.)
Walter
Fochesato
La guerra nei libri per ragazzi
Mondadori (“Infanzie”), 1996, p.178, € 9,40
ISBN 88-04-41539-8
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