BilBOlbul 2016. Termina il festival del fumetto. Visitabili ancora le mostre. Restano le pubblicazioni.

BilBOlbul 2016 chiude i battenti. Soddisfatti della riuscita gli organizzatori, che vantano un afflusso di pubblico aumentato di almeno un terzo rispetto alle edizione precedenti.
Ma il Festival Internazionale di fumetto (X edizione | Bologna, 24 - 27 novembre 2016 a cura di Hamelin Associazione Culturale) non finisce del tutto.
Infatti sono
moltissime le mostre che rimarranno visitabili ben oltre il termine della chiusura.
Il palazzo della memoria di Chris Ware (Fondazione del Monte, via delle Donzelle, 2) prosegue fino al 7 gennaio 2017.
Si ha tempo
fino al 18 dicembre per immergersi nei mondi di Marco Corona, in mostra con il suo Il canguro pugilatore presso la Pinacoteca Nazionale (via Belle Arti, 56), e fino al 27 gennaio per E se fosse tutto normale? di David Wiesner (Cinnoteca di Bologna, via Riva di Reno, 72).
Per i bambini si segnala anche Il re della torta di carote e altre storie di Yocci, fino al 15 gennaio prossimo presso CORRAINIMAMbo ARTBOOKSHOP (via Don Minzoni, 14).
E ancora
fino al 20 dicembre L’arcobaleno e il nero di Renato Queirolo e Anna Brandoli, due outsider del fumetto nazionale tra gli anni Settanta e Ottanta (Accademia delle Belle Arti, via Belle Arti, 54).
Le oltre 200 tavole de
La terra dei figli di Gipi rimarranno esposte presso Squadro Galleria Stamperia d’arte (via Nazario Sauro 27/b) fino al 10 dicembre, così come Car’odiario di Tuono Pettinato presso Adiacenze (vicolo Spirito Santo 1/b). Da non perdere Le città hanno gli occhi, del collettivo Lele Marcojanni, installazione incentrata sul rapporto tra la città di Bologna e il fumetto, fino al 16 dicembre allo Spazio Labò (Strada Maggiore 29).
Fino al 18 dicembre in mostra anche gli incubi di Gabriel Delmas in Xuwwuu (Spazio &, via Guerrazzi, 1) e In silenzio di Audrey Spiry (Zoo, Strada Maggiore, 50/a).
Passando agli esordienti,
fino al 4 dicembre saranno esposti i disegni de L’ultimo paese di Federico Manzone (L’altro spazio, via Nazario Sauro, 24/f) e de I segni addosso. Storie di ordinaria tortura di Elena Guidolin (RAM Hotel, via San Valentino 1/f); la mostra Prime Visioni con i lavori degli allievi della Scuola di Fumetto di Bologna sarà visibile presso l’Accademia di Belle Arti fino al 20 dicembre; mentre fino al 22 dicembre i lavori dei vincitori del Premio Farben 2016 Disegnare la paura (Circolo Arci Ritmolento, via San Carlo 12/a

Resteranno le pubblicazioni: il volume che accompagna la mostra di Chris Ware, edito da Coconino Press Fandango, e che segna l’apparizione del primo strumento critico per comprendere l’opera del grande artista americano; il saggio I graphic novel da leggere a vent’anni, curato da Hamelin e pubblicato dalle Edizioni dell’Asino per tracciare attraverso oltre cento titoli la mappa del graphic novel contemporaneo; il numero 42 della rivista "Hamelin. Storie, figure, pedagogia" che ripercorre, attraverso la lente di dieci edizioni del festival, le trasformazioni e i cambiamenti del fumetto. E il progetto per bambini Ritorno sulla terra realizzato dal collettivo Blanca per Gruppo Hera.

Per informazioni sulle mostre e sulle pubblicazioni: www.bilbolbul.net
 

 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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