L'acqua
di Bumba:
Roberto Piumini racconta una storia di generosità. Un libro
Interlinea Junior-Le rane che insegna il valore dell'acqua con
progetto Unicef.
«Non proprio all'Equatore, un po' più su, / nell'Africa che cuoce al
solleone, / c'era un villaggio, con una tribù / di trentasette o
trentasei persone: / il numero preciso non si sa, / ma il nome sì,
ed era Ihuallà. / In quelle terre, come tutti sanno / l'acqua è
davvero scarsa, quasi assente, / e gli Ihuallà, per tutto quanto
l'anno / mandavano le donne a una sorgente… C'era un bambino, Fra
gli Ihuallà, / che si chiamava Bumba, piccolino… mentre le donne
facevano un canto, / mise il suo vaso in testa, e con bravura / si
unì alla lunga fila, tutto fiero».
Così Roberto Piumini comincia a raccontare la storia dell'Acqua
di Bumba.
La storia. Per la prima volta Bumba, con la giara piena in testa,
porta l’acqua dalla fonte fino al villaggio.
L’acqua è molto preziosa e Bumba, che non è molto forte e non vuole
rovesciarla, cammina in fondo alla fila di donne e bambini
attraverso la savana.
Ad un certo punto incontra un vecchio nero nero, con un cane bianco,
che gli chiede un po' della sua acqua: Bumba non sa che fare, non lo
sa, ma agisce d'istinto.
Una storia commovente sulla generosità di cui solo i bambini sono
capaci. Una storia che insegna il valore dell'acqua.
Il libro sostiene i programmi dell'Unicef e parte del
ricavato va al progetto Acqua e igiene nelle scuole in Tanzania
per forniture e installazioni di 1 pozzo e 2 cisterne da 20
metri cubi, 12 gabinetti separati e 2 lavabi per 60 scuole, compresa
l'educazione all'igiene e la formazione per gli insegnanti locali.
(scheda sul sito www.unicef.it)